Pierina e l'avviso di garanzia al vicino: la nuora della vittima nervosa
Davvero singolare che a fronte di un omicidio così efferato si indaghi lasciando a piede libero il presunto assassino
Omicidio Paganelli: Manuela Bianchi nervosa dopo l’avviso di garanzia a Louis Dassilva
Dopo 8 mesi di silenzio da parte della magistratura inquirente, in questi giorni finalmente, sbuca il nome del primo indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, la mite signora settantottenne assassinata brutalmente con 29 coltellate la sera del 3 ottobre nel garage di casa. Il vicino di casa Louis Dassilva, metalmeccanico senegalese di 34 anni ex militare con probabili trascorsi nell’esercito senegalese, è il primo iscritto nel registro degli indagati.
Un avviso di garanzia funzionale allo svolgimento di quelli che vengono definiti accertamenti tecnici forensi? Al momento, l’indagato è a piede libero. Il sostituto procuratore Daniele Paci ha ritenuto di non dover attuare alcun procedimento restrittivo della sua libertà, cioè alcuna misura cautelare. Forse perchè gli elementi che hanno in mano gli inquirenti non sono così forti da incastrare Louis?
GUARDA L'INTERVENTO DEL DIRETTORE PERRINO A ORE 14: "Ipotesi Louis assassino? Ecco perchè al momento non mi convince"
O al contrario, gli inquirenti hanno prove schiaccianti che inchioderebbero Louis Dassilva come unico responsabile? Difficile crederlo. Sotto la lente di ingrandimento ci sono numerose impronte digitali ed una presunta traccia ematica rinvenuta sul manico della borsa di Pierina, che saranno oggetto di accertamenti irripetibili sul DNA e sulle impronte digitali l’11 giugno ad Ancona ed il 12 a Roma.
Certo, molti sono i dubbi su Louis, molte sono le cose che non tornano. Valeria, sua moglie ha sempre sostenuto che, all’ora dell’omicidio – le 22.15 -, fosse stata a letto mentre Louis si trovava sul divano, affermando che avrebbe sentito se il marito fosse uscito di casa. Tuttavia, al momento esatto del crimine, Valeria non era con lui. Inoltre, non bisogna dimenticare che i giudici, che nel nostro ordinamento giuridico hanno un ampio potere di valutazione delle deposizioni rese, spesso ritengono inattendibili le dichiarazioni rese dai parenti.
E poi ci sono alcune anomalie come il fatto che lo stesso Louis abbia consegnato solo in un secondo momento alla squadra mobile i vestiti da lui indossati il giorno del delitto. E c’è la questione dell’andatura. Nelle settimane successive al delitto, Dassilva viene visto zoppicare vistosamente circostanza confermata dalla moglie Valeria. Un problema dovuto, dice, ad un incidente in moto avvenuto il 2 ottobre. Ma la telecamera della farmacia di via Del Ciclamino, alle 19.30 del 3 ottobre, lo inquadra mentre cammina in maniera assolutamente normale.
LEGGI ANCHE: Pierina, colpo di scena: indagato il vicino di casa
Lo stesso Dassilva si era recato, insieme alla vicina Manuela Bianchi, nel garage sotterraneo, la mattina del 4 ottobre 2023, al momento del ritrovamento del corpo. Tuttavia, è davvero singolare che a fronte di un omicidio così efferato si indaghi lasciando a piede libero il presunto assassino. Ma davvero Louis aveva un movente sufficiente per uccidere Pierina? Perché Louis avrebbe dovuto avere una rabbia così intensa nei confronti della povera vittima da portarlo ad un omicidio così violento e aggressivo?
Ricordiamo che l’assassino ha agito impiegando un'eccessiva quota di violenza, molto superiore a quella che sarebbe bastata per uccidere una povera donna anziana di piccola corporatura. Sono state inferte 29 coltellate tutte agli organi vitali con il chiaro intento di punire violentemente la vittima e che darebbero luogo ad un accusa di omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà.
Siamo di fronte certamente ad un omicida organizzato che ha pianificato in ogni sua parte il delitto con calma e freddezza. O forse dobbiamo immaginarci Louis come l’esecutore di un delitto organizzato e voluto da chi probabilmente aveva più di un motivo per essere arrabbiata con Pierina e per volerla vedere uccisa? E’ più plausibile pensare che Louis potrebbe aver agito per difendere la sua amante Manuela dalla minaccia rappresentata da Pierina la quale infatti, nutriva astio nei confronti della nuora che aveva abbandonato il tetto coniugale.
A più riprese l'aveva criticata ed era venuta a conoscenza della relazione extraconiugale tra Manuela e Louis minacciando di rivelarla sia alla comunità dei Testimoni di Geova di cui faceva parte anche la nuora, sia a Valeria, moglie di Louis ed anche al figlio Giuliano marito di Manuela che di li a qualche giorno sarebbe stato dimesso dall’ospedale nel quale era ricoverato da diversi mesi. Ombre e tanti dubbi li ha sollevati poi Valeria, moglie di Louis, su Manuela Bianchi e su suo fratello Loris Bianchi. Valeria punta il dito su Manuela dicendo che pur non avendo elementi per incolpare nessuno, ci sarebbero cose che avrebbe desiderato che le fossero state spiegate.
LEGGI ANCHE: Omicidio Pierina Paganelli, i figli: "Non c'era nessun ammiratore segreto"
Una di queste sono i soldi, 2mila euro che Manuela avrebbe consegnato l’estate scorsa a Louis, a sua insaputa. Il sospetto è che ci sia stato un secondo fine ignoto. Valeria relativamente al suo rapporto con Manuela rivela di averle chiesto se avesse un amante, confidandole che aveva sentito Pierina dire cose poche piacevoli sul tuo conto. E proprio tra il 2 e il 3 ottobre Valeria racconta che Manuela le avrebbe chiesto di registrare la suocera Pierina quando parlava al telefono. Un ultimo, ma importante dettaglio, Valeria lo rivela sull’incidente stradale accaduto a Louis il 2 ottobre, il giorno prima del delitto. Racconta che ad un certo punto in ospedale si è accorta che non c’era più il sacchetto con i vestiti di Louis sporchi di sangue.
Chiedendo a Manuela (che era andata in ospedale a trovarlo) se li avesse presi lei, quest’ultima confermò dicendo che li aveva presi per lavarli per poi ridarglieli ancora sporchi di sangue. Non sono mancati i tentativi di spostare l’attenzione altrove da parte della difesa di Manuela Bianchi che avrebbe chiesto agli inquirenti di indagare sul passato di Pierina per ricostruire retrospettivamente la vita della scomparsa rivelando che da indagini difensive di parte, è emerso che anni fa Pierina ha ricevuto un mazzo di fiori anonimo oltre che alcuni bigliettini di complimenti sempre anonimi.
Uno spasimante anonimo sul quale si sarebbe dovuto indagare. Di diverso avviso, invece, sono i figli di Pierina, Giuliano, Chiara e Giacomo Saponi, che si sono detti oltraggiati profondamente in quello che gli è rimasto di più caro cioè il ricordo della propria madre. Ad offenderli sarebbero state proprio le illazioni emerse di recente sulla presenza di una misteriosa amicizia maschile della donna accoltellata.
D’altra parte quello che è balzato agli occhi di tutti noi, è l’atteggiamento decisamente cambiato di Manuela successivamente alla notifica dell’avviso di garanzia a Louis Dassilva. Una Manuela fino a quel momento apparsa tranquilla e disponibile nei confronti dei cronisti, dopo la notizia dell’iscrizione di Louis nel registro degli indagati è apparsa nervosa, riluttante alle domande dei cronisti e schiva alle telecamere.
*Avvocato e criminologo