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Omicidio Pierina Paganelli, i figli: "Non c'era nessun ammiratore segreto"

Di Redazione Cronache

I figli di Pierina Paganelli fanno luce sul presunto ammiratore segreto: non sarebbe stato uno stalker, ma un amico riconoscente per un aiuto prestato

Omicidio Pierina Paganelli, i figli: "Nessun ammiratore segreto"

I figli di Pierina Paganelli, la donna trucidata il 3 ottobre 2023 in un vano tecnico del condominio in cui viveva a Rimini, si dicono “oltraggiati profondamente in quello che gli è rimasto più caro”. Offesi, come riporta l’Ansa, dopo le anticipazioni relative a una memoria da consegnare in procura: la memoria in questione parlerebbe di un presunto ammiratore segreto, ovvero un uomo che, anonimamente, avrebbe lasciato dei fiori a Pierina e anche dei biglietti con complimenti del tenore di “Che bella signora” o “Che begli occhi”. “Non c’è alcun mistero - ha spiegato la legale Monica Lunedei, che assiste figli della donna, Giuliano, Chiara e Giacomo Saponi - Si tratta di una persona molto anziana che aveva ricevuto aiuto e assistenza da Pierina in alcune occasioni. Questa persona ha poi inviato alla signora Pierina come ringraziamento un mazzo di fiori con un biglietto un gesto gentile e gradito, nessuna implicazione romantica. Pierina ne ha sempre conservato un caro ricordo”.

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Il timore dei figli di Pierina è che si stia cercando di “insinuare il dubbio” sulla donna vittima di overkilling. L’uomo in questione, un anziano vedovo, è peraltro deceduto nel 2021. “Stiamo parlando di un ultra ottantenne - ha chiosato Lunedei - del quale la Procura della Repubblica ha in mano il certificato di morte. Inoltre ho parlato personalmente con un'amica di Pierina che conosceva la persona della quale si parla e ricorda benissimo la circostanza. I fiori sono stati mandati una sola volta con un solo biglietto e se i figli non hanno parlato di questa circostanza con la procura immediatamente dopo la morte della povera Pierina è perché i fatti risalgono ad almeno cinque anni fa e poi la persona è deceduta. È invece strano come questo episodio sia stato reso pubblico”.

Nella scorsa puntata di Quarto Grado, il consulente della nuora di Pierina, Manuela Bianchi, e del fratello Loris Davide Barzan aveva accennato alla vicenda, ma aveva specificato che i fiori sarebbero risaliti a un paio di anni fa, mentre i biglietti anonimi si sarebbero susseguiti nel tempo. Inoltre la memoria sarebbe stata fornita dalla nipote minorenne della donna, figlia di Manuela e Giuliano Saponi. “Da nostra indagine difensiva, è emerso che Pierina avesse ricevuto questo mazzo di fiori anonimo e più bigliettini nel corso del tempo, sempre anonimi. Cosa vuol dire? Pierina era una bravissima persona. Magari aveva potuto avere una sorta di inibizione, magari non ha raccontato a nessuno che riceveva di fatto questi fiori e questi bigliettini anonimi” aveva raccontato Barzan.