Pinault: "Maison sovrafatturata" e il socio di Renzi sr. "che innaffia tutti"

L'inchiesta del Fatto Quotidiano prosegue. Il miliardario francese in una riunione con i suoi manager: "Dobbiamo trovare un modo per lavare i panni sporchi"

Cronache

Kering, Pinault e i rapporti con l'ex socio del babbo di Renzi. Gli audio

Dopo aver rivelato gli audio del patron di Kering, il colosso francese della moda, sulle "tasse agevolate in Italia per Gucci", Il Fatto Quotidiano pubblica nuove registrazioni sulla riunione a Londra tra il miliardario François-Henri Pinault e i suoi più stretti collaboratori. Già dal febbraio del 2016, Pinault era consapevole di come il suo gruppo da anni pagasse meno tasse del dovuto in Italia, utilizzando una filiale svizzera della multinazionale. Una verità emersa grazie agli audio di una riunione a porte chiuse avvenuta a Londra. Ora Il Fatto, assieme a Mediapart, sono in grado di svelare altri contenuti discussi in quel meeting londinese, con al centro della scena l’immobiliarista italiano Luigi Dagostino. La discussione tra il miliardario francese e i suoi collaboratori verte proprio su come tagliare i ponti con Dagostino dopo che il suo nome è uscito sui giornali.

Il motivo di tanta preoccupazione lo spiega proprio Pinault ai suoi collaboratori: "Siamo convinti - riporta il Fatto - che Dagostino, per dirla molto chiaramente, compia evasioni fiscali su larga scala... che innaffi un certo numero di privati su larga scala e che in parte questo vada a scapito di Kering”. Dagostino - riporta il Fatto - è un imprenditore di cui i giornali italiani si sono occupati parecchio negli ultimi anni. Tra il 2014 e il 2015 la sua compagna, Ilaria Niccolai, ha infatti condiviso la proprietà di una società (Party Srl) insieme a Tiziano Renzi. Pochi anni dopo, per l’imprenditore barlettano sono iniziati i problemi giudiziari. Gli audio della riunione a Londra. Pinault: "Quello che sappiamo è che ci ha sovrafatturato importi molto importanti, abbiamo strapagato diversi milioni per i lavori di costruzione.

A una richiesta di commento sulle presunte sovrafatturazioni, Dagostino ha confermato di aver incassato da Kering circa 100 milioni di euro tra il 2013 e il 2016, ma ha anche aggiunto che il numero uno di Kering “non ha mai accusato Dagostino né tantomeno aziende a me riferibili” di sovrafatturazione. Ma cosa ha deciso di fare il gruppo Kering dopo la riunione di Londra? Lo svela lo stesso Pinault: "il mio ruolo non è quello di portare alla luce questo fenomeno, ma deve essere fermato". E in un altro passaggio aggiunge: "No, non vogliamo fare nulla di particolare, credo che ci sia un modo intelligente per lavare i panni sporchi".

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