Processo Grillo jr: "Lividi sul corpo". L'amica di Silvia conferma lo stupro

I messaggi tra le due ragazze subito dopo le violenze sono stati cancellati, hanno usato una chat speciale. Prossima udienza il 12 aprile, sarà decisiva

Ciro Grillo
Cronache

Processo Grillo jr, la deposizione della seconda ragazza

Prosegue il processo a Tempio Pausania a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici accusati di stupro di gruppo da due ragazze conosciute in vacanza in Sardegna. Sentita come teste dell'accusa, Adelaide, amica stretta della presunta vittima, ha confermato di aver ricevuto da 'Silvia' (nome di fantasia della ragazza che ha denunciato le violenze) confidenze che l'amica le avrebbe fatto subito dopo quella notte nella villa della famiglia Grillo. Il processo di svolge a porte chiuse. Durante le indagini, Adelaide aveva riferito agli investigatori che Silvia le aveva raccontato, subito dopo il fatto, di aver avuto come un blackout dopo quella notte del luglio 2019 e le aveva inviato foto in cui sul suo corpo si notavano alcuni lividi. Di quello scambio di immagini e messaggi non è rimasta traccia in quanto avvenuto su Snapchat, social in cui scompaiono poco dopo la visione.

Questa versione, fornita ai carabinieri e messa a verbale, è stata confermata da Adelaide, interrogata dal pm Gregorio Capasso come testimone dell'accusa. Inizialmente, la teste ha detto che non ricordava bene, ma poi, posta davanti ai verbali della testimonianza raccolta dagli investigatori, ne ha confermato il contenuto. "Credo sia un riscontro dell'autenticità della narrazione della mia assistita", ha commentato l'avvocata di 'Silvia', Giulia Bongiorno. È fissata per il 12 aprile la prossima udienza del processo per violenza di gruppo in cui a Tempio Pausania sono imputati Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S Beppe, e tre suoi amici. Oltre agli imputati, verrà sentita anche Roberta, l'altra ragazza presente in casa che dormiva sul divano. La sua deposizione potrebbe rivelarsi quella decisiva.

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