Processo Grillo jr, Silvia: "Mi teneva la testa, la portava verso il suo pene"

"A un certo punto mi sento tirare per i capelli, subito dopo mi è stata messa questa bottiglia in bocca…". L'udienza della ragazza che accusa Ciro e gli amici

Di Redazione Cronache
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Processo Grillo jr, Silvia: "C'erano tutti e quattro, sentivo le loro mani ovunque"

Emergono nuovi dettagli sul caso del presunto stupro di gruppo di cui sono accusati Ciro Grillo e i suoi tre amici. Durante il processo a Tempio Pausania, che sta ormai per concludersi, Silvia ha rincarato la dose contro i quattro ragazzi e nell'udienza ha rivelato i dettagli di quella notte. La ragazza parla di quel 17 luglio 2019: "Mi sentivo che con la testa… cioè che continuavo a perdere l’equilibrio. Non sentivo il mio corpo". I difensori dei quattro imputati le domandano cosa voglia dire. E lei: "Non sentivo le gambe, non avevo più forza di alzarmi e cercare di divincolarmi". Poi rammenta: "C’erano tutti e quattro, - dice la ragazza e lo riporta Repubblica - sentivo le loro voci, vedevo anche le gambe intorno a me e sentivo numerose mani sul mio corpo… E che si chiamavano per nome tra loro… Ciro e il nome di Francesco, Edoardo". E infine: "Poi è successo che ho sentito da dietro i ragazzi che mi hanno presa…". Ovvero: "Mi hanno afferrata… ovunque io ho sentito tanti…". La testa in quel momento gliela teneva qualcuno? "Sì, Vittorio… e la portava verso il suo pene, ho sentito tante mani sul mio corpo… ovunque… mi tenevano le gambe, poi sono cascata in avanti e ho avuto un black out. Da quel momento non ho più nessun ricordo".

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La ragazza spiega che tutto sarebbe partito da una sbornia e che lei avrebbe come perso i sensi, non era più in lei. "A un certo punto - prosegue la ragazza nel suo racconto riportato da Repubblica - mi sento tirare per i capelli subito dopo mi è stata messa questa bottiglia in bocca… in un solo sorso, ho tipo ingerito una grande quantità di liquido. Il gusto e l’odore mi ricordava la vodka… sì, ma aveva un colore strano…". La ragazza risponde alla domanda su chi le ha infilato la bottiglia in bocca: "Vittorio (Lauria, ndr)". Dopo "sentivo la testa molto pesante. Ero totalmente frastornata, non capivo niente, ero in uno stato confusionale… cioè mi ricordo solo a tratti. Ho perso l’equilibrio quando lui mi ha tirato giù e sono caduta sul letto, sopra di lui… a quel punto loro mi hanno preso".