Reggio, sbarcano migranti della Rise Above. Scesi 99 minori dalla Humanity 1

Mentre si sblocca la situazione per la nave Ong "Rise Above" a Reggio Calabria, è ancora in corso un'ispezione sanitaria sulla "Geo Barents" a Catania

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Cronache

Sbarcati a Reggio Calabria tutti i migranti a bordo della nave Rise Above. Da Humanity 1 scesi 99 minori. Nuova ispezione sulla Geo Barents di Catania

Gli 89 migranti arrivati in Italia a bordo della nave Rise Above sono sbarcati a Reggio Calabria. Tra questi, circa quaranta minori e otto bambini in tenera età. Ora, i richiedenti asilo sono in un centro di prima accoglienza in attesa del trasferimento sulla base del riparto nazionale stabilito dal ministero dell'interno.

Reggio Calabria, salvati 89 migranti con evento Search and rescue

Salvati dalla nave Rise Above, gli 89 migranti sono scesi a terra perché l'intervento dell'imbarcazione della Ong tedesca Mission Lifeline è considerato un evento Sar (Search and rescue) a differenza della situazione delle altre due navi Geo Barents e Humanity one ferme a Catania. Nella prima fase dello sbarco di Reggio Calabria, l'equipaggio della Rise Above non è stato fatto scendere dalla nave in attesa che fosse identificato dalle forze dell'ordine.

Fonti vicine alle autorità, infatti, fanno sapere che occorreva verificare se, tra i marittimi a bordo dell'imbarcazione gestita dalla Ong "Mission Lifelive", ci fossero persone non comunitarie per le quali ci potevano essere delle restrizioni. Eseguito l'accertamento e verificato che tutti i componenti sono comunitari, essi hanno avuto la possibilità di scendere sulla banchina.

Catania, da Humanity 1 scesi 99 minori non accompagnati

Sono 99 i minorenni non accompagnati scesi dalla nave Humanity 1 e sono stati affidati a strutture idonee: sono 94 ragazzi che sono adesso a Ragusa, e quattro ragazze, tre a Piazza Armerina (Enna) e una a Giarre (Catania). Nella distribuzione si è tenuto conto oltre che della familiarità tra i minorenni, anche dei rapporti di amicizia.

Non risultano invece minorenni non accompagnati scesi dalla Geo Barents. È quanto emerge dai report della Questura di Catania alla procuratrice per i minorenni di Catania, Carla Santocono. L'ufficio si avvale della collaborazione di Save the children e di mediatori culturali nell'ascolto dei minorenni.

Secondo quanto si è appreso si sta svuotando anche il Palaspedini, l'impianto sportivo del Comune di Catania dove sono stati ospitati i "fragili" scesi dalle due navi ong. Il trasferimento avviene dando la priorità a famiglie con bambini, poi alle donne e, infine, agli uomini.

La situazione della Geo Barents a Catania

"L'ispezione dell'Usmaf a bordo è in corso. A seguito della nostra richiesta di ieri sono arrivati i medici: due psicologi e stiamo aspettando un medico clinico per verificare le infezioni cutanee". Così il capo missione della Geo Barents, Juan Matias Gil, parlando con i cronisti nel molo dieci del posto di Catania. "Help... help" urlano i migranti a bordo della Geo Barents. Sulla nave della Ong, i naufraghi mostrano due cartelli, in uno c'è scritto "Help" e nell'altro "Disembark 4 all".

I due migranti che ieri si erano buttati in mare e poi soccorsi hanno dormito sdraiati all'interno di un furgone bianco fermo in banchina a una ventina di metri dalla Geo Barents. I due si sono rifiutati di risalire sulla nave e hanno trascorso l'intera giornata di ieri accovacciati in banchina. Sono stati assistiti dai volontari della Croce Rossa e si trovano in buone condizioni di salute.

Sono tornati a manifestare gli attivisti nel porto di Catania per solidarizzare con i migranti a bordo della Geo Barents, attraccata in banchina. Per motivi di sicurezza però il presidio rispetto ai giorni scorsi si tiene all'esterno dell'area di accoglienza nel molo dieci, perché ci sono turisti e pullman.

Gli attivisti urlano "tutti liberi, tutte libere" e "assassini in giacca e cravatta". I cronisti invece sono all'interno dell'area, a ridosso del cancello di accesso alla banchina.

L'appello della Cei

"Non possiamo permettere assolutamente che i nostri fratelli migranti che vengono dalla fame, dalle guerre ancora una volta vengono trattati come scarti, come carichi residuali, e non come persone". Lo dice, a margine della presentazione del Rapporto italiani nel Mondo curato dalla Fondazione Migrantes, monsignor Savino, vescovo di Cassano allo Jonio e vice presidente della Cei.

"La situazione è drammatica, anticostituzionale che non rispetta anche le famiglie che sono su queste navi, che non rispetta il diritto fondamentale al soccorso della Convenzione di Ginevra quindi si spera che questa situazione si sblocchi e che l'Italia insieme all'Europa continui quel progetto di condivisione di solidarietà nei confronti dei migranti che sono richiedenti asilo e che sono rifugiati, l'identificazione non può essere fatta a bordo ma deve essere fatta a terra e anche con tutte le tutele di ogni persona". Così il presidente della Fondazione Cei Migrantes, mons. Giampaolo Perego.

Migranti, lo scontro politico

Come scrive l'Ansa, cresce lo scontro politico sulla gestione dei flussi migratori, con l'opposizione che attacca "l'inumanità" del governo. "Avanti così. L'Italia non sarà complice del traffico di esseri umani. Qualcuno inizia a capirlo?". Così il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, in un tweet, commentando la notizia della Ong spagnola Salvamento Maritimo Humanitario (Smh) che ha deciso di rinviare la missione prevista nel Mediterraneo. Il tweet è corredato da una foto del ministro degli interni Matteo Piantedosi con la scritta "prima vittoria".

Ocean Viking, la Francia  apre porto sicuro a Marsiglia 

Fonti del ministero dell'Interno francese fanno sapere a l'Ansa che “lo sbarco a Marsiglia si svolgerà sotto la supervisione della Prefettura. Saranno fatti scendere tutti i migranti dalla nave e poi registrati come richiedenti asilo”. 

“Ci stiamo preparando come se la nave dovesse arrivare nelle prossime ore. Non ci sono restrizioni possibili, tutti hanno diritto di presentare la domanda di asilo". Dunque, dalla nave scenderanno tutti i migranti indistintamente, non solo le persone fragili.

Queste le parole di Alessandro Porro, presidente di Sos Mediterranee Italia: "Si prevede che la Ocean Viking arriverà nelle acque internazionali adiacenti alla Corsica il 10 novembre. Questa soluzione estrema è il risultato di un fallimento gravissimo e drammatico di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e degli Stati associati, che non sono stati in grado di indicare un Porto sicuro alla nostra nave". 

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