Resinovich, salma conservata male e forte decomposizione: parte l'autopsia bis

Iniziato il secondo esame sul corpo della 63enne ritrovata morta all'inizio del 2022. Su Affari le prime risultanze dell'autopsia

di Eleonora Perego
Cronache

Liliana Resinovich, al via l'autopsia bis: salma conservata male e in forte stato di decomposizione

È finalmente iniziata l’“autopsia-bis” sul corpo di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa a dicembre 2021 e ritrovata morta all’inizio di gennaio 2022 in un boschetto. Per la precisione, si tratta di una serie di esami condotti all’Istituto di medicina legale di Milano a cura dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, e che potrebbero chiarire molti punti oscuri legati alla morte della donna, o almeno è ciò che si augurano i familiari.

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Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, verso le 16.30 è terminato il primo esame del cadavere alla presenza di tutti i consulenti: è stata anzitutto constatata la pessima conservazione della salma e la sua quasi totale decomposizione. Sono stati comunque effettuati tutti i prelievi e nei prossimi giorni seguiranno gli esami sui reperti. In seguito sarà fatta una comparazione con le precedenti risultanze e quindi potrà essere data una risposta ai quesiti formulati in sede di conferimento del delicato incarico peritale.

Sempre secondo fonti di Affari, la cattiva conservazione del cadavere ha suscitato non poche perplessità nei consulenti, che hanno constatato come la salma avrebbe potuto essere tenuta lontana dalle pur prevedibili contaminazioni che ne hanno inevitabilmente accelerato la altrettanto prevedibile e naturale decomposizione, proprio in vista di una “probabile riesumazione”.

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