Cronache

Resinovich, “il suicidio? Sterpin ha sconvolto la mia Lilly”. Parla il marito

di Eleonora Perego

Nuova autopsia su Liliana dopo la riesumazione del corpo. Intervista al marito Sebastiano Visintin

Sebastiano Visintin: "Liliana si è suicidata. Sterpin? Le ha causato tanto dolore. La sua presenza al cimitero senza rispetto"

È stato riesumato con un giorno di anticipo rispetto a quanto previsto il corpo di Liliana Resinovich, la 63enne di Trieste scomparsa da casa il 14 dicembre del 2021 e ritrovata morta all’inizio di gennaio 2022 nel boschetto di un ex ospedale psichiatrico. Proprio domani, 15 febbraio, dalle ore 12 all’Istituto di Medicina Legale di Milano l’anatomopatologa Cristina Cattaneo darà inizio alla “autopsia-bis” su Lilly, che potrebbe chiarire molti punti oscuri legati alla sua morte, o almeno è ciò che si augurano i familiari.

LEGGI ANCHE: Liliana Resinovich, riesumato il corpo. L'autopsia bis a Milano il 15/2

Tra di loro, in prima fila al cimitero Sant’Anna di Trieste, il marito Sebastiano Visintin, che si è opposto alla richiesta di archiviazione insieme ad altri parenti della donna. Non solo: nella penombra, nascosto dietro gli alberi, c’era anche Claudio Sterpin, l’“amico speciale”, come l’ha ribattezzato la stampa, di Liliana.

Affaritaliani.it ha raggiunto telefonicamente proprio Visintin, che questa sera sarà ospite nella trasmissione “Chi l’ha visto” condotta da Federica Sciarelli.

Signor Sebastiano, cosa ha provato nell’assistere alla riesumazione del corpo di Lilly?

Per me è stato un dolore veramente estremo. C’è stato un momento di paura, per il mio corpo che stava cedendo, stava subendo un tracollo. Ci sono stati momenti in cui addirittura non mi reggevo in piedi, e la mia mente si era veramente allontanata dalla realtà: lì ho preso paura. Poi piano piano con l’aiuto delle persone che mi erano vicino mi sono ripreso. Ma è stata una cosa di una tale intensità mai provata in vita mia.

Come è stato rivedere i parenti di Liliana e Claudio Sterpin?

Sinceramente io non ho visto altri parenti di Liliana al cimitero.

Per quanto riguarda quell’uomo… Sfido chiunque a provare quello che sto vivendo io, trovarsi una persona che senza nessuna prova, senza niente in mano… insomma, sono cose che dice lui e che nessuno sa e che non erano a conoscenza di nessuno. Trovarmelo lì, in quel giorno, nascosto dietro gli alberi… guarda, veramente, una cosa fuori ogni logica, una mancanza di rispetto verso Liliana e verso Sebastiano.

Ma è vero che ha cambiato idea sulla causa della morte di Liliana? Sì è sempre opposto all’ipotesi di suicidio...

Sono pensieri difficili… ma dentro di me l’ho sempre saputo, in tutti questi 26 mesi. Ci penso quando mi trovo in casa da solo, nel letto senza mia moglie, in questa camera con l’armadio pieno dei suoi vestiti... . Liliana era una persona tranquilla, serena, non aveva cattiverie, era pronta sempre ad aiutare le persone… pensare che qualcuno le abbia fatto del male è praticamente impossibile. Ecco perché il mio pensiero è questo. Bisogna capire cosa ha scatenato questa uscita di casa così… senza niente… .

Questo personaggio molto probabilmente qualcosa ha creato in Liliana… un qualcosa di pesante, di dolore. Questo è quello che penso. E mi aspetto delle risposte.

Risposte che potrebbero arrivare dall’autopsia di domani?

Me lo auguro.

Ci sono però una serie di incongruenze nelle sue deposizioni. L’hanno “accusata” per questo di aver cambiato tante volte opinione

E su questo sono assolutamente d’accordo. Sfido chiunque a passare quello che ho passato io dal giorno della scomparsa fino ad oggi, con questa pressione… . Dopo 26 mesi non sapere ancora cosa è successo alla propria moglie.

Uno degli elementi più strani di tutta questa vicenda sarebbe la presenza di molto denaro in contanti che Liliana avrebbe tenuto in casa...

Sono cose inventate. Non c’è nessuno che dica “mi ha mostrato i soldi, quanti erano”… sono cose inesatte. E io ne ho parlato agli inquirenti.

Questa sera sarà a "Chi l’ha visto", che più volte ha accolto le tesi di Sterpin e del fratello di Liliana... 

Sono stato io a telefonare alla Sciarelli, per chiarire un po’ le cose, dopo una serie di puntate “a senso unico”, dove appunto sono state abbracciate le tesi di altri. Ma i giornalisti devono essere imparziali.