Ripulito anche 007, dopo "grasso e brutto" di Dahl, via il "nero" da Fleming

Continua la battaglia per il politicamente corretto che sta stravolgendo la letteratura. Adesso è il turno di James Bond, verrà edulcorato

Cronache

Il politically correct colpisce anche 007. Riscritti i testi di Fleming

Non c'è pace per la letteratura che ha resistito a guerre e carestie nel corso dei secoli ma che sta ormai cedendo sempre di più al "politically correct". Dopo le critiche arrivate da più parti, l'editore Puffin, controllato dal colosso Penguin Random House, ha fatto un importante aggiustamento di tiro rispetto alla sua decisione di sostituire nei libri di Dahl, come il romanzo 'La fabbrica di cioccolato', alcuni aggettivi e termini considerati "non inclusivi" come brutto e grasso, scegliendo la via del compromesso: sul mercato sarà disponibile sia la versione 'ripulita' che quella originale. Ma neanche il tempo di chiudere una polemica che subito ne nasce un'altra, questa volta - si legge sul Corriere della Sera - a finire nel mirino è James Bond. "Persona di colore» o «uomo di colore» invece dei vocaboli originali «negro», «nero», «africano»: così i «termini razzisti» spariranno dalle nuove edizioni dei romanzi di Ian Fleming, creatore di 007.

Dopo i libri per bambini dell’autore britannico Roald Dahl - prosegue il Corriere - ora tocca alle spy story di 007 essere riviste e ripulite in nome del politicamente corretto. Nel caso di Fleming, in vista della ristampa dei romanzi del creatore dell’agente segreto 007, prevista in aprile, la Ian Fleming Publications Ltd, che detiene i diritti d’autore, ha commissionato una revisione per cancellare parole che oggi potrebbero risultare inappropriate. L’occasione sono i settant’anni dall’uscita di Casino Royale (1953), primo libro della saga con l’agente al servizio di sua maestà: nella nuova edizione saranno apportati alcuni aggiornamenti pur mantenendo la massima fedeltà al testo originale e al periodo in cui è ambientato. Ogni nuova edizione di James Bond, inoltre, riporterà la dicitura: "Questo libro è stato scritto in un'epoca in cui erano comuni termini e atteggiamenti che potrebbero essere considerati offensivi dai lettori moderni".

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