Scandalo Vaticano: un quinto degli investimenti, contro la morale della Chiesa
Dal 2011 al 2020, con Becciu alla Segreteria di Stato, investimenti "poco in linea con gli standard etici". I verbali
Vaticano, un quinto degli investimenti, contro la morale della Chiesa
Lo scandalo Vaticano continua a occupare le pagine di cronaca dei giornali. L'inchiesta della Santa Sede non fa sconti e su diktat di Papa Francesco vuole far emergere tutte le manovre finanziarie, che gli inquirenti definiscono di "elevata propensione al rischio e poco in linea con gli standar etici". I fatti a cui si fa riferimento riguardano il periodo 2011-2020, quando alla segreteria di Stato c'era a capo il cardinale Becciu, successivamente licenziato dal Pontefice. Non solo quindi l'ormai celebre palazzo di Londra.
La cifra totale investita è astronomica - si legge sulla Verità - si tratta di 506 milioni di euro. Così suddivisi: 198 mln in azioni, 61 mln in futures e 8 mln. Gli inquirenti non hanno dubbi, tutti gli investimenti erano di carattere speculativo ed eticamente scorretti, soprattutto se l'ordinante risulta essere la Santa Sede. La lista degli investimenti contrari alla morale è lunga: un mln è finito alla TullowOil, società petrolifera irlandese, bannata dal Regno Unito e accusata di aver creato un disastro ambientale in Uganda, con liquami tossici sversati nelle falde acquifere.