Scuola, i cervelloni tutti al Sud. I 100 e lode sospetti, ora i test Invalsi

Una modifica alla legislazione vigente che rischia di generare polemiche

Di Redazione Cronache
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(foto di repertorio)
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Scuola, alle superiori cambia tutto. Test Invalsi integrati al diploma: la novità

Il governo ha deciso di introdurre una nuova norma nelle scuole superiori, vale a dire integrare il diploma con i test Invalsi. La decisione su questo provvedimento nasce dalla disparità nelle valutazioni: sono spesso molto più alte nel Mezzogiorno, secondo l'analisi del Ministero sono "troppi i 100 e lode al Sud". Stando ai numeri diffusi a ridosso della chiusura dell’ultima tornata di esami di stato, gli studenti più preparati - si legge su Repubblica - albergherebbero nelle regioni del sud Italia. Nell’estate del 2023, al Sud fioccavano i 100 e i 100 e lode, che invece scarseggiavano al Nord. I dati parlavano chiaro. Il 61% dei 100 e lode è stato attribuito a studenti delle regioni meridionali. Con la Campania che ne conta quasi il quadruplo della Lombardia: 2.620 contro 762. I diplomati settentrionali si aggiudicavano una lode su cinque: il 21%. E rapportando i diplomati con lode con il totale dei diplomati della stessa regione, Calabria e Puglia contavano un tasso di cervelloni cinque volte superiore rispetto alla Lombardia: il 5,6% contro l’1,1%.

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Da qui la decisione del governo - prosegue Repubblica - di verificare se questi numeri siano effettivamente reali. Una modifica alla legislazione vigente che rischia di generare polemiche nel mondo della scuola e non solo. Quando si passano in rassegna i dati Invalsi, infatti, le cose cambiano totalmente: i risultati dei test sulle competenze in Italiano, Matematica e Inglese, sempre del 2023 e riferiti agli stessi ragazzi che dopo meno di tre mesi hanno affrontato la maturità, danno un esito capovolto. Quindi aggiungendo al documento anche le competenze raggiunte nei test Invalsi si potrà distinguere un 100 meritato da uno generoso. Stesso discorso per i diplomati.