Siena, farmaco sperimentale sospeso: muore il paziente. Ospedale condannato

Le due figlie dell'uomo deceduto per un tumore vincono anche il ricorso in appello. L'azienda ospedaliere dovrà pagare 40mila €

Di Redazione Cronache
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Siena, il caso del farmaco sperimentale interrotto e il paziente morto

Il giudice ha condannato l'azienda ospedaliero-universitaria di Siena al pagamento di 40mila € per aver interrotto l’immunoterapia ad un paziente, successivamente morto a causa di un tumore. L'ospedale - in base a quanto riporta La Nazione - è stato ritenuto colpevole in quanto avrebbe interrotto la somministrazione di un farmaco sperimentale che stava dando i suoi frutti, la malattia infatti era in regressione. Le due figlie dell’uomo hanno vinto anche il ricorso in appello, dopo il primo grado di giudizio. Ma l'azienda ospedaliera ha già annunciato ricorso in Cassazione.

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Nel 2014 - stando alla ricostruzione degli avvocati dell'uomo e in base a quanto riporta La Nazione - la casa farmaceutica decide di interrompere la sperimentazione, in quanto il farmaco non avrebbe dato risposta statisticamente significativa e il paziente chiede di poter continuare la cura ma i due medici senesi gliela negano, affermando che non la si può più ottenere. Fatto sta che a pochi mesi dalla sospensione del farmaco la malattia riprende il suo corso e nell’arco di un anno e mezzo, nel giugno 2016, il paziente muore. Sono quindi le due figlie a chiamare in causa l’ospedale senese. "Si precisa che il contenzioso è ancora pendente" fa sapere il Policlinico che, insieme ai professionisti dell’Immunoterapia Oncologica, il 13 maggio 2024 ha depositato ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione.