Stalking, ex Varriale: "Quando mi citofonava risentivo le sue mani sul collo"

Il giornalista della Rai andrà a processo. Giulia ha deciso di parlare: "I segni sul mio corpo erano diventati troppo evidenti, ho perso 5 Kg"

Cronache
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Stalking, ex Varriale: "Più di cento tra messaggi e chiamate"

Il giornalista sportivo della Rai Enrico Varriale andrà a processo per stalking. A denunciarlo è stata la sua ex fidanzata Giulia, che ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti, in attesa del procedimento giudiziario. "Ogni volta che suonava il citofono - racconta a Repubblica - tornavo al momento dell’aggressione, sentivo le sue mani stringersi intorno al mio collo, il pollice sulla mia gola. Ho incontrato persone competenti, però ci sono falle nel sistema, voglio denunciarle», dice. La velocità con cui si è attivato il codice rosso, la procedura nata per tutelare le vittime, non basta. Troppi due mesi prima di ottenere un provvedimento restrittivo".

"Ho deciso di parlare - spiega la ex di Varriale a Repubblica - per far capire ciò che non va, per dire alle donne che occorre denunciare, farsi aiutare dai centri anti violenza. Serve una rete di affetti per tutelarsi mentre la giustizia fa il suo corso. Lui continuava a cercarmi, ho ricevuto più di cento tra messaggi e chiamate, e mi citofonava. Ogni giorno era una tortura. Ho perso 5 chili, sbirciavo dalle tende e mi sentivo spiata. Ha provato a chiamarmi fino al giorno stesso del provvedimento. Quando i segni sul mio corpo sono stati evidenti mi hanno consigliato di andare in ospedale ed è partita la procedura".

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