Strage di meduse nel Tarantino. Legambiente: "Multe fino a 30mila € e carcere"

Sotto accusa la pratica di prenderle per farle essiccare al sole. Ecco quanto si rischia e perché hanno un ruolo ecologico vitale

Di Redazione Cronache
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Strage di meduse, Legambiente avverte sui rischi: "Si va nel penale"

Allarme meduse morte nel Tarantino. Senza controllo la pratica di prenderle e farle essiccare al sole. Una prassi preoccupante che ha portato all'intervento di Legambiente, che da una parte ha ricordato la funzione ecologica vitale che svolgono e dall'altra ha spiegato tutti i rischi che si corrono in termini di legge. "Le meduse - spiega il circolo Legambiente di Manduria e lo riporta borderline24 - sono utili all’ecosistema. La presenza di meduse è un vero e proprio segnale "pungente" di quanto l’essere umano stia esagerando nell’alterare l’ecosistema terrestre, causando la creazione di un mare di meduse piuttosto che un mare di pesci. Le meduse sono tra gli esseri viventi più antichi comparsi sulla Terra e svolgono un ruolo ecologico vitale: fungono da filtro per l’acqua e sono un importante anello della catena alimentare".

"Molti, tra adulti e bambini, si divertono a "pescarle" con un retino e poi le lasciano morire davanti agli occhi di altra gente… ignorante, che si diverte davanti a tale scempio. Altri, invece, usano secchiello e paletta per ucciderle direttamente. Scene di ordinaria follia. E pensare che il mare è il loro habitat naturale, e non il nostro. Detto ciò, arriva però il Codice Penale. Ed è un arrivo piuttosto salato, che tende a salvaguardare la vita della medusa stessa.

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Infatti, - prosegue Legambiente - l’Articolo 544 ter richiama tutti quei bagnanti "noncuranti" di altre specie animali e li avverte forte e chiaro. L’articolo in questione afferma che: "Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale".

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