Stupro a Palermo, il 18enne confessa e viene scarcerato: scontro Gip-procura

La Procura in profondo disaccordo con il Gip: "Il minorenne ha commesso reati molto gravi, deve rimanere in carcere"

Di Redazione Cronache
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Stupro di Palermo, confermato il carcere per due indagati 

Il tribunale del Riesame di Palermo ha confermato il carcere per due degli indagati che hanno partecipato allo stupro di gruppo della 19enne violentata da sette ragazzi al Foro Italico, a Palermo, la notte tra il 6 e il 7 luglio. I giudici hanno accolto la tesi della Procura diretta da Maurizio de Lucia, non hanno ancora depositato le motivazioni della decisione. Il tribunale, inoltre, deve ancora pronunciarsi sulla istanza di scarcerazione presentata dai legali di Cristian Barone, un altro degli indagati.

Stupro di Palermo, scarcerato il minorenne dopo la confessione

Il minorenne (all'epoca dei fatti) che ha confessato di aver partecipato allo stupro a Palermo durante l'interrogatorio del Gip è stato invece scarcerato e affidato a una comunità, visto “l’atteggiamento collaborativo” dell’indagato.

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Ma la decisione del Gip è diametralmente opposta a quella della Procura dei minori. Nel cellulare di uno degli arrestati, infatti, è stato trovato un video del reato in cui appare chiara la presenza e la violenza efferata del minore.

La procuratrice Claudia Caramanna ha annunciato che presenterà ricorso, considerato che si tratta di reati molto gravi che necessitano della misura del carcere. Non solo. Pare infatti dal video che il minore sia stato tra i più violenti del gruppo.

Altri tre dei sette giovani arrestati venerdì scorso saranno interrogati nelle prossime ore dal Gip. E dovranno spiegare cosa è successo la notte del 7 luglio scorso quando, come ricostruito dalle autorità, hanno violentato a turno la giovane dopo averla fatta ubriacare.

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