Suviana, "sono stati uccisi". Identificate quarta e quinta vittima

Il segretario della Uil Bombardieri: "Avevamo segnalato le problematiche relative alla sicurezza per quell'impianto. Allarmi inascoltati"

Di Redazione Cronache
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Strage a Suviana
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Strage Suviana, non un semplice incidente. Il sistema degli appalti e i subappalti e gli allarmi caduti nel vuoto

Continua a tenere banco la strage di Suviana, i soccorsi sono molto complicati e il tragico bilancio resta di 3 morti e 2 dispersi, oltre a 5 feriti. L'ipotesi più accreditata al momento è "che sia scoppiato un alternatore". Ma su quell'impianto idrico spuntano anche i diversi allarmi inascoltati in termini di sicurezza. Oltre alle contestazioni sulle procedure, incertezza sui compiti affidati alle tante ditte che, tra appalti e subappalti, gestivano manutenzione e sicurezza. Per la Uil la tragedia di Suviana non arriva del tutto inaspettata: "Già nel 2022, tra luglio e settembre, la nostra organizzazione - spiega il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri a Repubblica - aveva segnalato attraverso i propri rappresentanti alcune problematiche relative alla sicurezza per quell’impianto". 

"Purtroppo - prosegue Bombardieri - non ci sono state risposte. La Uil ha il compito di tutelare i propri delegati, i propri rappresentanti per la sicurezza e i propri iscritti e, se fosse necessario, si attiverà per fornire alla magistratura tutte le informazioni e la documentazione del caso". "Dopo una giornata dall’incidente, in un cantiere Enel, ancora non sappiamo di che azienda sono i dipendenti, i morti, i dispersi e i feriti, è di una gravità senza precedenti — attacca il segretario della Camera del lavoro bolognese, Michele Bulgarelli — È lo specchio del mondo del lavoro, cosa ci faceva un pensionato di 73 anni con partita Iva in cantiere? In una logica nella quale gli appalti al massimo ribasso e i subappalti a cascata tengono conto solo del profitto, dell’utile, e non rispettano la vita umana, poi abbiamo le tragedie. "In molti casi - conclude Bombardieri - non si tratta di incidenti, sono veri e propri omicidi. Perché quando per guadagnare un’ora, o mille euro, o un appalto, non si interviene sulla sicurezza e si perde una vita umana, non sono incidenti".

Strage di Suviana, identificate anche la quarta e quinta vittima 

È stato individuato dai sommozzatori dei vigili del fuoco il corpo di uno dei quattro dispersi nella strage di Suviana. La vittima, la quarta individuata, non è stata ancora estratta. I sommozzatori hanno individuato anche il corpo del secondo disperso al piano -9. Si tratta della quinta vittima. Lo ha confermato il capo dei vigili del fuoco Carlo D'Alloppio, durante il punto stampa.

Strage di Suviana, i dipendenti Enel: "Ci sentiamo insicuri" 

"Ci sentiamo insicuri noi e i colleghi che lavoravano nelle ditte in appalto". Così Gianmarco Cimatti, di Enel Distribuzione Forlì, alla manifestazione della Cgil e Uil in corso a Bologna indetta dopo la strage della centrale di Suviana. "Purtroppo qui è il concetto di un po' tutte le imprese di servizi, partecipate, della logica degli appalti", attacca Cimatti. Nel corteo che ha percorso via Indipendenza c'era uno spezzone di lavoratori dell'Enel, per lo più di Enel Energia ed Enel Distribuzione.

"L'azienda esternalizza in continuazione, sia l'attività impiegatizia sia quella operativa, per tagliare i costi - nota Giuseppe di Enel Energia - Finché si tratta di impiegati gli errori sono rimediabili, quando si esternalizzano i servizi la cosa è diversa". Claudio Giuliani, di Enel Distribuzione, porta un fiocco nero all'orecchio: "Per tutti i lavoratori che si fanno male e ci rimettono la vita", racconta. "Quanti siamo? Molti meno rispetto a dieci anni fa". Lui la centrale di Suviana se la ricorda: "Ci sono stato quando mi hanno assunto. Quella centrale era un fiore all'occhiello di Emilia-Romagna e Toscana, era usanza mandarci i nuovi assunti di queste due regioni a farci un giro. Prima al Brasimone, poi alla centrale di Bargi". Quella della strage. 

Suviana, Curcio: "La priorità è la ricerca dei dispersi" 

"La priorità di tutti noi è la ricerca dei dispersi. Dal primo momento non ci siamo fermati un attimo, anche nell'attività di valutazione e studio. Le operazioni devono essere fatte in sicurezza. L'azione che continueremo a fare senza fermarci sarà la ricerca dei dispersi con tutte le altre azioni a contorno". Così il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, in un punto stampa a Bargi in merito all'esplosione della centrale idroelettrica nel bacino di Suviana. "All'impatto ambientale ci stiamo lavorando con grande attenzione. C'è la presenza di acqua e parte di questa è contaminata da oli e fluidi presenti all'interno della centrale. La Regione ha attivato monitoraggi e campionamenti che hanno bisogno di tempi tecnici", ha detto Curcio. 

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