Torino, "finto cieco" si gira a guardare il lato B di una ragazza: a processo
L'uomo è accusato di aver intascato circa 30mila euro in quattro anni di pensioni di invalidità
Si gira a guardare il lato B di una ragazza, a processo un "finto cieco"
Un falso cieco è stato tradito dal “lato b” di una ragazza incrociata per strada. Tentato dalle curve della giovane si è girato per guardarla, ora è finito a processo con l’accusa di essersi intascato circa 30 mila euro in quattro anni di pensioni di invalidità. L’uomo andava in giro accompagnato da un bastone per superare gli ostacoli lungo il percorso. Ma per smascherare la falsa invalidità è bastato seguirlo: pedinato dalla guardia di finanza nel marzo 2018, si è scoperto che il falso cieco aveva notato l’avvenente donna incrociata sul marciapiede. Da qui sono partiti gli accertamenti della procura, che gli ha contestato di aver incassato il sostegno dal settembre 2014, senza averne diritto.
Secondo il pm, l'uomo, un sessantenne torinese, aveva dichiarato la condizione di "cieco assoluto", tramite una documentazione clinica che attestava "un quadro patologico non corrispondente al vero". Così avrebbe ottenuto l'erogazione della pensione di invalidità civile con indennità di accompagnamento per un totale di 29 mila 760 euro, ai danni dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
L'uomo nega con forza l'accusa di truffa, lo riporta Repubblica. "Le accuse si basano su luoghi comuni: il fatto che fosse in grado di fare la spesa o non avesse difficoltà a inserire le chiavi nella toppa, oppure che si accendesse la sigaretta e camminasse da solo, non sono elementi che contrastano con la sua invalidità visiva" ha spiegato la legale Roberta Alba. "Abbiamo sollevato alcune eccezioni - continua l'avvocata Alba - e sicuramente produrremo tutte le consulenze mediche che attestano la sua condizione".
L'uomo soffrirebbe di una malattia genetica che gli avrebbe provocato la riduzione progressiva della vista. "Ci sono attestazioni mediche che lo comprovano. Quello che probabilmente è stato ignorato dagli inquirenti è che non bisogna essere in una condizione di buio totale ovvero di non vedere proprio nulla, per essere dichiarati ciechi. Ci sono situazioni molto gravi, come questa, dove comunque residua un visione periferica seppur molto limitata, magari in un occhio solo. Esistono cioè diverse sfumature".
C'è poi un'altra carta che è pronta a giocarsi la difesa: "Quando l'Inps ha chiesto la restituzione di tutte le pensioni ricevute, è stato impugnato il provvedimento in sede civile e il ricorso è stato vinto dal mio cliente. È vero che i procedimenti civili e penali viaggiano su binari separati, tuttavia si tratta di un dato significativo di cui speriamo che il tribunale voglia tenere conto". Il processo è stato rinviato al 25 maggio.