Toti: "Non erano tangenti, governavo". Spinelli, anche il "bonifico alla Lega"
Nuova accusa di corruzione a carico di Toti: 195 mila euro versati tra il 2016 e il 2020 ai suoi Comitati elettorali da società che trattano rifiuti
Liguria, Toti: "Non posso sapere come si muovono tutte le persone sul territorio a mio nome"
Giovanni Toti non molla la poltrona di governatore, il presidente della Liguria respinge tutte le accuse a suo carico. L'ex Mediaset vuole rispondere alle domande della Giudice delle indagini preliminari Paola Faggioni durante l’interrogatorio di garanzia, in programma per domani. Vuole farlo per presentare poi un’istanza sulla libertà personale. E dopo eventualmente un appello al Tribunale del Riesame. Sarebbe il primo passo per ottenere di nuovo l’agibilità politica. "Io - dice Toti a Il Corriere della Sera - sono tranquillo riguardo il mio operato ma non posso sapere come si muovono tutte le persone che sul territorio si muovono a mio nome. Non prendevo tangenti, non ho perseguito alcun interesse privato. Se ci sono stati equivoci, li chiarirò. Ogni cosa che ho fatto è stata per migliorare la Liguria". E ribadisce: "Non prendevo tangenti, governavo". Ma adesso - in base a aquanto riferisce Il Corriere della Sera - sarebbe spuntata una nuova accusa di corruzione a carico di Giovanni Toti: 195 mila euro versati tra il 2016 e il 2020 ai suoi Comitati elettorali da società che trattano rifiuti. Dalle intercettazioni intanto si delinea meglio il quadro che riguarda Aldo Spinelli, l'ex presidente del Livorno calcio.
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Spunta un progetto dell’imprenditore con la Msc di Luigi Aponte (non indagato) per ripartirsi le aree del Terminal Rinfuse al porto di Genova. Spinelli - riporta Il Fatto Quotidiano - è al 55%, Aponte al 45%. L’idea è quella di smantellarlo accorpandone il lato ovest alle aree già di Spinelli e l’est a quelle di Msc. Il progetto costa però 190 milioni di euro. I due auspicano l’intervento del Pnrr. E parlano - si legge nelle carte dell'inchiesta e lo riporta Il Fatto - di un incontro con Giancarlo Giorgetti, all’epoca ministro dello Sviluppo. "Lui è pronto a farcelo da solo (il progetto, ndr)", dice Spinelli. E quando Signorini si dimostra scettico, replica: "Gli abbiam fatto un bonifico anche a loro, poi gliene facciamo un altro, tranquillo". In effetti alla fine alla Lega arriveranno 30 mila euro tra maggio e agosto.