"Troppo poco disabile per passare": Gardaland, l'accusa choc dell'influencer

L'influencer, rimasta disabile nel 2017, ha accusato il parco di divertimenti di averle negato il diritto di saltare la fila facendola sentire "umiliata"

Cronache

Gardaland, l'accusa choc dell'influencer Nina Rima: "Non ho potuto saltare la fila perché troppo poco disabile"

Gardaland travolto dalle polemiche. “È stata la peggiore discriminazione che abbia subito da quando sono disabile”. Queste le parole di Nina Rima, influencer che ha trasformato la propria disabilità in un punto di forza, diventando una vera e propria icona di determinazione.

Ebbene, la modella 23enne si sarebbe trovata ad affrontare una situazione piuttosto spiacevole. Intenta a salire sulle giostre del parco di divertimenti, l’influencer avrebbe dovuto avere il diritto di saltare la fila data la sua condizione (a causa di un incidente in moto, perse la gamba sinistra nel 2017). Ma, proprio lei racconta che quel diritto le sarebbe stato negato: “Mi hanno detto che se avessi avuto un pezzo di gamba in meno sarei passata, perché così non ero ‘abbastanza’ disabile per ottenere un pass speciale”.

“Il personale, davanti a tutti, mi ha chiesto di mostrare il certificato d'invalidità e la gamba che non c'è più. La gente intorno non faceva una piega, guardava e basta mentre mi umiliavo”. Per una ventina di minuti gli addetti hanno parlato con i propri superiori attraverso una radiolina. Poi è arrivato il responso. “Mi hanno giudicata in grado di stare in piedi e fare la coda come tutti”, spiega disgustata. “Anche se il mio handicap, per le regole del parco, mi ha impedito di salire su tante giostre”.

Una situazione, questa, capace di rovinare le vacanze di Halloween con i suoi cari, che è sembrata sbloccarsi quando gli operatori del parco le hanno consegnato un braccialetto con cui evitare la fila, riconoscendole finalmente la disabilità. “Dopo due giorni di umiliazioni e divieti d'accesso, volevo almeno provare la discesa sui tronchi in acqua”, spiega con rabbia la ragazza. 

“Mi sono rivolta a uno dei dipendenti che smistava le persone e ho mostrato il polso chiedendo di passare, come stabilito”. L’influencer, però, è stata nuovamente respinta: “Non potevo salire perché non avevo i requisiti adatti”. Poi, conclude, ecco che arriva la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “In quanto disabile mi hanno spiegato che nemmeno avrei dovuto pagare. Così mi avrebbero restituito ben venti euro sul prezzo del biglietto, dopo aver pagato in totale oltre duemila euro tra hotel e doppia giornata al parco”, racconta ancora sconvolta Nina Rima

 

Gardaland, il caso dell'influencer Nina Rima. Le parole della ministra per le disabilità Locatelli

Un fine settimana da incubo, su cui si è espressa anche Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità: “Quanto accaduto a Nina evidenzia ancora una volta le debolezze culturali ancora presenti rispetto al tema dell'inclusione. Non significa dire che siamo tutti uguali, ma riconoscere che possono esserci differenze che vanno rispettate”. 

L'amministratrice delegata del parco divertimenti Sabrina De Carvalho ha però precisato che allo sportello dedicato “non le è mai stata chiesta nessuna documentazione perché la protesi era chiaramente visibile”, mentre in generale “si è parlato del livello di amputazione non per il pass, ma solo per l'accessibilità alle attrazioni, che le sono state indicate per il suo caso specifico”.

Per altre attrazioni “più adrenaliniche”, ha continuato, si sono invece attivati i protocolli di sicurezza, anche in virtù della protesi di Rima. “Nei due giorni di permanenza al parco”, ha concluso, “la ragazza non ha mai fatto accenno di problematiche, né ha richiesto un confronto con i manager”.

Riceviamo e pubblichiamo la replica della Direzione di Gardaland

“La signorina Nina Rima ha avuto il pass prioritario insieme a tutto il suo gruppo in quanto accompagnatrice di un ospite ipovedente ma non ha potuto accedere a 4 delle 35 attrazioni del Parco per ragioni di sicurezza, ovvero regole dettate dai costruttori e legate alla sua disabilità specifica. Quando il gruppo ha avuto accesso al Parco, il nostro personale, altamente formato e preparato, per accogliere gli ospiti con disabilità, ha spiegato le limitazioni di accessibilità sia per la casistica sensoriale sia per la casistica di portatori di protesi. La signora non ha voluto portare con sé la Guida al Parco per Ospiti con Disabilità Fisica dove sono elencate chiaramente le attrazioni accessibili". 

"La salute e la sicurezza dei nostri ospiti sono sempre la nostra priorità, siamo orgogliosi di essere un Resort inclusivo e accessibile e siamo davvero spiacenti per quanto apprendiamo. Cerchiamo di avere la massima attenzione verso ogni tipo di disabilità: abbiamo infatti dedicato uno specifico punto informazioni all’ingresso del Parco, con personale altamente formato e preparato, per accogliere gli ospiti con disabilità e una sezione sul nostro sito in modo da poter accedere a tutte le informazioni utili per la visita". 

"I requisiti di sicurezza per la fruizione di alcune attrazioni si basano su severe linee guida e migliori pratiche stabilite dai produttori delle attrazioni stesse e dalle associazioni di settore. Ci atteniamo alle loro linee guida con la massima attenzione e precisione per garantire la sicurezza degli ospiti e delle loro famiglie in tutte le potenziali situazioni.”

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