Trovata l'auto di Giacomo Bozzoli: con il mezzo era fuggito in Spagna, recuperata a Marbella
Il 40enne condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio era fuggito dopo la sentenza. Non ha mai smesso di dichiararsi innocente
L'auto di Giacomo Bozzoli è stata ritrovata a Marbella (Spagna). Era il mezzo usato dall'uomo per scappare dopo la condanna all'ergastolo per l'omicidio dello zio
La polizia spagnola ha ritrovato a Marbella l'auto di proprietà di Giacomo Bozzoli, il 40enne condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario avvenuto l’8 ottobre di 9 anni fa nella fonderia di famiglia a Marcheno, in provincia di Brescia. Con la Maserati Levante, di cui l’ultima traccia risaliva alla mattina del 23 luglio, Bozzoli aveva lasciato l’Italia insieme alla compagna e il figlio otto giorni prima dell’udienza alla Corte di Cassazione e raggiunto la Spagna. Dal primo luglio l’imprenditore si era dato alla latitanza interrotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Brescia undici giorni dopo con la cattura nella sua villa di Soiano sul lago di Garda.
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La Maserati è stata trovata dagli agenti della polizia spagnola in un vicolo della città e aveva le porte chiuse. Le chiavi della vettura non erano a bordo né nelle sue vicinanze e ancora non sono state ritrovate. Giacomo Bozzoli è stato trovato, dopo la fuga, nella sua villa di Soiano del Lago in possesso di 50 mila euro. Gli inquirenti pensavano che quei soldi fossero il provento della vendita della Maserati Levante, cosa che oggi, martedì 23 luglio, è stata smentita. Giacomo Bozzoli al momento si trova nel carcere di Bollate. Inizialmente era stato condotto nell'istituto Canton Mombello di Brescia, ma gli agenti temevano che commettesse dei gesti autolesionisti. Il 39enne si è sempre dichiarato innocente. Avrebbe anche rivelato di aver scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a Carlo Nordio, il ministro della Giustizia, nella quale ribadiva ancora una volta la sua innocenza.