Torino, asportato tumore ovarico di 19 chili: salvata donna al Sant'Anna

Salute, tumore ovarico da 19 chili asportato al Sant'Anna di Torino

Di Redazione Cronache
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Ospedale Sant'Anna, le asportano tumore ovarico di 19 chili e la salvano

Una donna di 54 anni è stata salvata all'ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino, dove le è stato asportato un tumore ovarico della dimensione record di 19 chilogrammi. Alcune settimane fa la paziente si era presentata all'osservazione dei ginecologi dell'ospedale Sant'Anna, lamentando senso di peso e algie addominali. Sapeva di avere una cisti ovarica di 7 cm, apparentemente priva di caratteristiche di malignità, dal 2019. L’assuefazione al dolore pelvico cronico ha portato la donna a non fare controlli ravvicinati, fino alla scoperta: una voluminosa massa pelvica delle dimensioni massime di circa 40 centimetri che occupava l’intero addome.

Le dimensioni normali di un ovaio di una donna sono di circa dai 2 ai 4 cm e di un peso tra i 5 e i 10 grammi. L’équipe del dottor Saverio Danese, direttore della Ginecologia e Ostetricia 4 dell’ospedale Sant’Anna, ha ricoverato la donna con procedura d’urgenza e ha eseguito le indagini imaging e sierologiche che hanno confermato la pertinenza ovarica della lesione.

Laparotomia standard, la tecnica usata per asportare il tumore ovarico

A quel punto i sanitari hanno deciso per l'immediato intervento. La tecnica utilizzata è stata la laparotomia standard, poiché per tali dimensioni e volume è l'unica che possa permettere l'asportazione completa e sicura. L’esame anatomo - patologico effettuato ha confermato la presenza di una neoplasia mucinosa ovarica al primo stadio. "La possibilità di sopravvivenza a 5 anni per i tumori ovarici agli stadi iniziali - spiegano i sanitari - è del 75 – 95%, mentre la percentuale scende al 40% per tumori diagnosticati in stadio molto avanzato, pertanto l’integrazione dei metodi diagnostici e l’intervento immediato ha cambiato nettamente la prognosi della paziente restituendole un’ottima qualità della vita. Le donne dovrebbero sempre rispettare i controlli ginecologici periodici e non sottostimare il dolore pelvico cronico per non arrivare a sviluppare una lesione così voluminosa".

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