Turetta era in cura da uno psicologo. "Non può non cagarmi per tutte ste ore"

Spuntano nuovi audio e chat di Filippo. Ecco che cosa scriveva alla sorella di Giulia quando non era con lei. "Un attimo di respiro cosa?"

Di Redazione Cronache
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Le chat di Filippo Turetta
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Omicidio Giulia, spuntano lo psicologo di Filippo e le pressioni sulla sorella della sua ex

Il caso dell'omicidio di Giulia Cecchettin continua a tenere banco, spuntano nuove chat e anche audio dell'assassino Filippo Turetta. Gli scambi di messaggi risalgono a qualche settimana prima dell'uccisione della sua ex e la circostanza in cui sono stati inviati è stata raccontata durante l’indagine: i due - riporta la trasmissione Chi l'ha visto? su Rai Tre - si erano lasciati da poco ed erano partiti separatamente per andare a un concerto. Lui con la Grande Punto nera che poi ha usato per rapire e uccidere Giulia, le due sorelle in treno. Secondo il racconto della sorella Filippo stava scrivendo a raffica all’ex fidanzata, finché lei non le ha spento il telefono. A quel punto Turetta contatta Elena Cecchettin: "Ciao scusa, puoi far accendere il telefono alla Giulia e farglielo lasciare acceso?".

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Elena risponde soltanto "No". Lui torna alla carica: "Perché?! Non è giusto, non può non cagarmi per tutte ste ore. Mi aveva promesso ieri che mi scriveva durante la giornata… dille almeno che le ho scritto". Elena allora replica: "Filippo dalle un attimo di respiro". E lui sbotta: "Di respiro da cosa? Mi aveva promesso che mi mandava qualche foto e video della giornata". E poi conclude: "Scusa, grazie". Intanto emerge anche che Filippo avrebbe avuto cinque incontri con uno psicologo, forse quello dell’università. Le date sono il 22 settembre, il 3, 17 e 27 ottobre, il 3 novembre. L’ultimo avrebbe dovuto svolgersi il 17 novembre. Ma nel frattempo lui era già diventato latitante tra Austria e Germania.