Turetta, il legale: "Ragazze vestite da puttane? Uno scivolone". Intervista

Il legale di Filippo Turetta ha condiviso sui social alcuni commenti che hanno suscitato l'indignazione del web. Emanuele Compagno ha replicato così

di Eleonora Perego
Tags:
avvocatoelena cecchettinfilippo turetta
Filippo Turetta e Emanuele Compagno 
Cronache

L'avvocato di Turetta, Emanuele Compagno, ad Affari: "Ragazze vestite da puttane? Uno scivolone". E sulla sua sostituzione replica... 

Stanno facendo molto discutere alcuni commenti, post per la precisione, dell’avvocato di Filippo Turetta, il 22enne accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Elena Cecchettin. Emanuele Compagno, giovane legale del ragazzo, è stato infatti tacciato di sessismo e misoginia per una serie dichiarazioni rese negli anni sui suoi social. Frasi subito denunciate dalla giornalista del Fatto Quotidiano Charlotte Matteini; denuncia che è poi stata rilanciata sui social anche da Selvaggia Lucarelli.

LEGGI ANCHE: "Filippo non è pazzo. E ora è preoccupato della sua immagine pubblica"

In effetti di tratta di commenti prima facie molto duri nei confronti delle donne, quasi contro il sesso femminile. Ecco perché Affaritaliani.it ha contattato l’avvocato Emanuele Compagno, per permettergli di replicare punto per punto – anzi, post per post – alle pesanti insinuazioni sul suo conto.

Avvocato, il primo commento - risalente al 2015 - è sicuramente il più forte. Cosa ci dice in merito?

Post social Avvocato Emanuele Compagno

Mi è uscito quel termine sbagliato ("puttane", ndr), infelice, ma era scritto su un post di Facebook, dove le parole si misurano molto meno. Mai mi permetterei di dire che una donna subisce violenza ha colpa se si veste in un modo piuttosto che in un  altro. Il commento era semplicemente legato ad Halloween, quando ho visto le ragazze vestite molto male, da “mostri” mentre andavano a suonare i campanelli… . Insomma, è stato uno scivolone, ma è un post molto vecchio. Non volevo puntare il dito contro la donna, ma contro quell'abbigliamento.

Anche nel 2020 e nel 2021, però, si è reso protagonista di alcuni commenti a primo sguardo molto maschilisti...

L’obiettivo di quei post era sottolineare come non si possano fare differenze tra uomini e donne. Non si può trattare le donne come delle incapaci, che non si sanno determinare, con un tratto di differenza rispetto all’uomo. Mi pareva che in quelle occasioni si facesse una differenza di possibilità di accostarsi all’alcol, e che questo potesse determinare una responsabilità della vittima per un’aggressione di tipo sessuale. Mentre io voglio affermare esattamente il contrario: dobbiamo trattare tutti allo stesso modo, tutti hanno le proprie responsabilità. Non possiamo dire: “lei non può bere perché è una donna, come tale deresponsabilizzandola del suo ruolo…” .

Non da ultimo, su YouTube alcuni suoi video hanno fatto discutere, come quello in cui paragonerebbe il rapporto sessuale a "un'ubriacatura difficile da controllare sia per la vittima sia per l'eventuale accusato di stupro"... 

 

Ma lì commentavo semplicemente una puntata di "Law&Order" in cui un ragazzo veniva assolto dal reato di violenza sessuale in quanto nel momento della presunta violenza non aveva potuto percepire che la donna avesse revocato il consenso. come dico è fondamentale che la donna sia tutelata sempre!

Vuole aggiungere qualcosa per replicare alle accuse di misoginia e sessismo?

C’è stato un fraintendimento, anche per storia e per etica sono sempre stato per l’uguaglianza tra tutte le persone, donne e uomini… . Non c’è nessuno che può arrogarsi il diritto di sentirsi superiore all’altro. Oltretutto io difendo molte donne vittime di violenza, e ho una bambina anche io… . E' vero, qualche anno fa mi è sfuggito questo termine ("puttane", ndr), ma in tutti gli altri post mai e poi mai mi si può addebitare una discriminazione delle donne. Anzi io mi batto quotidianamente per l’educazione dei figli, per la difesa delle donne… . Spero che da queste mie parole si capisca che sono polemiche inutili perché io credo fermamente nei diritti delle donne e nella loro tutela senza se e senza ma.

Nel frattempo circola la notizia per cui la famiglia Turetta avrebbe deciso di nominare come difensore dell’assassino di Giulia l’avvocato Giovanni Caruso, di fatto sollevandoLa dall'incarico.

Non c’entra assolutamente nulla. In primo luogo non c’è stata una remissione dell’incarico o una sostituzione. C’è stato solo un affiancamento. Sin dall’inizio avevo detto ai genitori che sarebbe stato opportuno, oltre a me che sono un difensore d’ufficio, ci fosse anche un difensore di fiducia, in modo tale da poter lavorare di concerto, in collegio. Pertanto è stato istituito questo collegio difensivo, di cui faccio parte insieme all’avvocato Caruso. E siamo in codifesa.