"Uccisa con un piatto di spaghetti". Nipote nei guai, voleva i mln della zia

I festeggiamenti per gli 80 anni e l'inganno, la vittima poteva solo mangiare omogenizzati. Scatta l'arresto per la donna, una foto svela il piano

Di Redazione Cronache
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Uccide la zia per l'eredità, la polizia scopre tutto e arresta la nipote

Una donna di 58 anni è stata arrestata con l'accusa di circonvenzione d’incapace e omicidio aggravato. I pm hanno scoperto che dietro alla morte della zia, Maria Basso di 80 anni, c'era proprio questa pronipote. La donna, Paola Pepe, - si legge su Il Corriere della Sera - è ora agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a Catania. Maria Basso è morta il 16 dicembre 2022 nella casa di cura di Aci Castello, dove la nipote l’aveva trasferita in fretta e furia da un ospizio di Asiago. Secondo l’accusa, dopo l’invito alla festa di compleanno dell’anziana zia nell’Altopiano, la parente catanese avrebbe ordito un piano per trasferire l’anziana a Catania, facendole firmare prima una procura speciale per gestire i suoi beni e poi un testamento che la indicava come erede universale di un patrimonio di oltre un milione di euro.

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Dall’inchiesta - prosegue Il Corriere - emerge che la pronipote, nel corso di un pranzo in casa sua, le avrebbe dato da mangiare un piatto di spaghetti, che avrebbe provocato una "bronchite ab ingestis", infiammazione dei polmoni causata dall’ingresso di sostanze estranee. Maria Basso da anni infatti mangiava solo cibo omogeneizzato, essendo incapace di ingerire altro. I parenti vicentini non hanno tardato a capire il motivo della morte: è stata la stessa Pepe a mandare a tutti le foto dell’anziana davanti a piatti di spaghetti, per dimostrare che la signora Basso stava bene. "Maria non poteva mangiare nulla che non fosse frullato" è stata la replica dei parenti veneti. Così i pm hanno scoperto l'inganno e sono scattate le manette per la pronipote che voleva l'eredità della zia.

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