Un italiano, Giacomo Passeri, "condannato all'ergastolo in Egitto". Era stato fermato per possesso di droga

L'annuncio del fratello. Il giovane è stato fermato un anno fa per possesso di droga. Avs e Sinistra Italiana chiedono l'immediato intervento del governo italiano

di redazione cronache
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 Giacomo Passeri, "condannato all'ergastolo in Egitto". Si muove la Farnesina

"Siamo ancora sotto choc: ci hanno comunicato che mio fratello è stato condannato all'ergastolo, con 25 anni da scontare in Egitto". E' quanto afferma Andrea Passeri, il fratello del giovane pescarese Giacomo Passeri arrestato un anno fa circa in Egitto per possesso di droga e condannato oggi da un tribunale al Cairo. Nei mesi scorsi la famiglia del giovane pescarese aveva lanciato l'allarme sulle condizioni di Giacomo, il quale aveva anche iniziato uno sciopero della fame per protestare sul trattamento ricevuto e per le lungaggini processuali. Sulla vicenda si registra anche una dichiarazione del deputato di Avs Marco Grimaldi e del segretario regionale Sinistra Italiana Abruzzo Daniele Licheri, i quali chiedono l'immediato intervento del Governo Italiano.

Per loro si è in presenza di "una vicenda dai diritti umani negati. Abbiamo visto la vicenda Regeni, la vicenda Zaki, non ci fidavamo di chi diceva che in Egitto andava tutto bene. È stato detenuto senza traduttori, sottoposto a un interrogatorio senza avvocati. Non c'è bisogno di sapere di che cosa Luigi Giacomo Passeri sia stato accusato".

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La Farnesina segue "con la massima attenzione" il caso di Giacomo Passeri, che è stato condannato in Egitto per traffico internazionale di droga, e ha chiesto l'autorizzazione a una visita consolare in carcere con la massima urgenza. Lo assicura il ministero degli Esteri in una nota, nella quale fa sapere che lo scorso 19 agosto ha avuto luogo al Cairo l’udienza di primo grado sul caso Passeri, cui il capo della cancelleria consolare dell’ambasciata d’Italia, accompagnato da un interprete, ha assistito in qualità di osservatore.

Lo stesso giorno, l’avvocato ha informato l'ambasciata che il signor Passeri è stato condannato a 25 anni di detenzione (quindi non ergastolo). Le autorità egiziane accusano il signor Passeri di averlo trovato in possesso di un importante quantitativo di stupefacenti tra cui anche numerosi ovuli, da lui ingeriti, contenenti anche essi stupefacenti e, per tale motivo, lo hanno condannato per traffico internazionale di droga, ricorda ancora la Farnesina. In attesa della pubblicazione del dispositivo della sentenza, il legale ha comunque già informato l’ambasciata dell’intenzione di presentare ricorso. L’ambasciata, in stretto coordinamento con la Farnesina, sta continuando a seguire il caso con la massima attenzione, attraverso costanti contatti con il legale del connazionale e ha richiesto alle competenti autorità egiziane di autorizzare una visita consolare in carcere con la massima urgenza, per prestare ogni necessaria assistenza.