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Esteri
Guerra in Medio Oriente, attacchi israeliani in Libano: ucciso un leader di Fatah. Media Usa: “I colloqui per il cessate il fuoco, al collasso”

Media: condizioni accordo prevedono l'Idf nel corridoio Filadelfia

Il canale saudita al Sharq ha riferito che le condizioni finali per il rilascio degli ostaggi presentate dal segretario di Stato americano Antony Blinken includono la presenza israeliana nell'asse Filadelfia, tra Gaza e l'Egitto, e la supervisione dell'Idf sul corridoio Netzarim che taglia la striscia da nord a sud. Secondo i termini proposti, Israele manderà 150 prigionieri palestinesi all'estero e nella prima fase dell'accordo avrà diritto di veto su 65 prigionieri. Inoltre, la proposta americana prevede l'introduzione di aiuti umanitari all'approvazione dell'accordo.

LEGGI ANCHE: Guerra in Israele, recuperati i corpi di 6 ostaggi. Tregua, Usa: "Hamas si sta tirando indietro"

Blinken sente il ministro degli Esteri della Giordania su negoziati e tregua a Gaza

Colloquio telefonico tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi. Al centro della conversazione, riferisce l'agenzia Petra, il difficile lavoro diplomatico per arrivare a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Safadi ha confermato il sostegno di Amman ai negoziati per un accordo, sottolineando che "fermare gli attacchi israeliani a Gaza deve essere la priorità per la de-escalation della crisi che minaccia sicurezza e pace nella regione". Safadi e Blinken hanno parlato anche del "peggioramento pericoloso" della situazione in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. La Petra sottolinea la necessità di "adottare misure efficaci e concrete" per fermare questa evoluzione. Il ministro ha aggiunto che "la Giordania adotterà tutte le misure" ritenute "necessarie" a tutela dei luoghi sacri.

Borrell sente il ministro degli Esteri saudita: “Al lavoro per la pace a Gaza”

L'Alto rappresentante della politica estera dell'Unione europea (Ue) Josep Borrell ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, sugli ultimi ''sviluppi in Medioriente e gli sforzi per affrontarli''. È quanto si legge in una nota diffusa dall'ufficio di bin Farhan. Su 'X', Borrell ha scritto che con il ministro saudita ha parlato della ''strada da seguire per porre fine alla guerra a Gaza e raggiungere soluzioni sostenibili. Continueremo a lavorare per la de-escalation, sia nel Levante che nel Mar Rosso, in stretta collaborazione con i partner arabi e tutti coloro che sono interessati alla pace''.

Idf: colpita sale di comando di Hamas in una scuola di Gaza

L'Idf ha dichiarato aver effettuato un attacco aereo contro gli operativi di Hamas in una sala di comando incorporata in una scuola a Gaza City. Lo rende noto lo stesso esercito israeliano sui social. Secondo l'esercito, Hamas stava utilizzando la sala di comando della scuola Salah ad-Din per pianificare e portare a termine attacchi contro le truppe a Gaza e contro Israele. L'df afferma di aver eseguito "molte misure" per mitigare i danni ai civili nell'attacco, tra cui l'uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e altre informazioni. "L'organizzazione terroristica di Hamas viola sistematicamente il diritto internazionale, sfruttando brutalmente le istituzioni civili e la popolazione come scudo umano per attivitàterroristiche", afferma l'esercito israeliano.

Il ministro degli esteri Katz: “Hezbollah porta il Libano verso l'oscurità”

"Hezbollah, alleato dell'Iran, sta trascinando il Libano nell'oscurità, sia letteralmente che metaforicamente". Lo ha scritto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz su X. "Mentre i cittadini libanesi soffrono a causa di continue interruzioni di corrente e per infrastrutture fatiscenti, Hezbollah destina le sue risorse per incendiare la regione con violenza e terrorismo. Il popolo libanese merita un futuro di pace, dignità e un Paese libero dalla morsa del terrorismo", ha concluso il ministro israeliano Katz

Idf conferma: In un attacco abbiamo ucciso l’alto funzionario di Fatah, Khalil al-Maqdah

Le Forze di difesa israeliane (Idf) confermano di aver effettuato oggi un attacco aereo nei pressi della città costiera libanese di Sidone, in cui è stato ucciso il funzionario di Fatah Khalil al-Maqdah. Khalil è accusato con il fratello Munir al-Maqdah, anche lui alto funzionario di Fatah, di collaborare con Hezbollah e il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran per promuovere attacchi contro Israele. In una dichiarazione congiunta, l'Idf e lo Shin Bet affermano che i fratelli Makdah hanno lavorato dal Libano con le Guardie rivoluzionarie iraniane per trasferire denaro e armi alle cellule

L'Iran condanna gli Usa: “Sostengono il terrorismo di Israele”

L'Iran condanna gli Stati Uniti per sostenere "il terrorismo di Stato" di Israele nella sua "guerra genocida a Gaza". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, durante una conferenza. "Il regime di Israele, il più noto Stato terrorista al mondo, continua a commettere atroci crimini contro il popolo palestinese, appoggiato da Paesi come gli Usa e la Gran Bretagna che si professano sostenitori dei diritti umani", ha detto Kanani, come riferisce Irna, aggiungendo che "mentre i Paesi occidentali, soprattutto gli Usa, sostengono di combattere il terrorismo, hanno creato la più pericolosa identità terrorista al mondo, ovvero il regime israeliano"

Colloquio tra Antony Blinken e il ministro degli esteri turco Hakan Fidan sullo stato dei negoziati

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo turco, Hakan Fidan, sullo stato dei negoziati tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito sul social X il portavoce del ministero degli Esteri turco, Oncu Keceli, precisando che la telefonata si è svolta su richiesta della parte americana. Il colloquio si è tenuto nell'ultimo giorno della nona missione di Blinken in Medio Oriente dall'inizio dell'offensiva militare israeliana sulla Striscia di Gaza. Il capo della diplomazia americana è stato a Tel Aviv, al Cairo e a Doha.

Hezbollah annuncia: “E’ stato ucciso un nostro combattente”

Il movimento libanese filoiraniano Hezbollah ha annunciato la morte di uno dei suoi combattenti, Hussein Moustapha, nato nel 1975. E' morto "sulla strada per Gerusalemme", secondo la formula usata da Hezbollah per intendere che è stato colpito in un attacco israeliano. Lo riferisce il quotidiano libanese online L'Orient le Jour aggiungendo che secondo alcune informazioni l'attacco è avvenuto a Bint Jbeil, nel sud del Libano.

Raid di Israele in Libano, ucciso un leader di Fatah

Un attacco israeliano nella città meridionale di Sidone, in Libano, ha ucciso un funzionario di Fatah. Lo riportano fonti palestinesi spiegando che si tratta del primo attacco di questo tipo segnalato a Fatah in oltre 10 mesi di scontri transfrontalieri. "L'attacco israeliano a Sidone ha ucciso il dirigente del gruppo Khalil Makdah", ha detto Fathi Abu al-Aradat, un membro anziano del movimento del presidente palestinese, con una fonte di sicurezza che ha confermato il rapporto all'Afp e ha aggiunto che l'attacco ha colpito la sua auto.

Ucciso in un raid in Libano il fratello di un alto funzionario di Fatah

In Libano, una persona è stata dichiarata morta in un attacco israeliano che ha colpito un'auto nella città di Sidone, nel sud del Libano. Fonti hanno riferito, al canale televisivo saudita Al-Hadth, che l'uomo morto è un palestinese di nome Khalil al-Maqdah, ed era il fratello di un alto funzionario di Fatah nel Paese. Ovvero, Munir al-Maqdah. Israele aveva precedentemente accusato Munir di contrabbando di armi in Giudea e Samaria. Il quotidiano libanese an-Nahar ha riferito inoltre che diverse persone sono rimaste ferite nell'attacco.






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