Ungheria, Storari voleva indagare Patroni Griffi e Vietti: "Vanno iscritti"

Per il gip "il pm aveva inspiegabilmente escluso Piero Amara e soci". La Procura archivia Francesco Greco: "Nessuna inerzia investigativa"

Cronache
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Ungheria, archiviato Greco. Storari comportamento "inspiegabile"

Il caso della Loggia Ungheria torna di stretta attualità dopo le decisioni prese dal gip sull'inchiesta a carico dei pm Paolo Storari e Francesco Greco. La Procura di Brescia che indaga sui colleghi di Milano - si legge sulla Verità - ha deciso di archiviare la posizione dell'ex procuratore capo Francesco Greco: "Nessuna inerzia investigativa, anzi è stato lo stesso Greco a voler indagare su Piero Amara". Discorso diverso per il suo collega, secondo il gip, Storari pressava per far iscrivere nel registro degli indagati Patroni Griffi e Vietti, considerati ai vertici della presunta Loggia Ungheria.

Ma - prosegue la Verità - secondo gli inquirenti, Storari "inspiegabilmente" non pressava allo stesso modo per far iscrivere tra gli indagati gli accusatori: Piero Amara e gli altri suoi collaboratori. La Procura di Milano, invece, prima aveva scommesso sulle verità di Amara ma poi aveva deciso di cambiare strada, perchè le sue parole non trovavano riscontri concreti. Ma resta il mistero sugli sms di Giovanni Salvi. Il procuratore generale della Corte di Cassazione ha scambiato sei Whatsapp con Greco il giorno prima dell'iscrizione di Amara tra gli indagati. Ma i cellulari di entrambi sono spariti, non si trovano più. In quei messaggi forse c'era tutta la verità sull'intricato caso giudiziario.

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