Troppo spreco di carta igienica, ora negli Stati Uniti è bidet-mania
Gli americani scaricano milioni di alberi nel water. Con il Covid hanno scoperto il bidet e il modello italiano anche in questo settore. Incredibile
Sostenibilità, risparmio idrico e stop alla deforestazione. Così il bidet spopola negli USA
Gli americani consumano in media 1.020 chilometri di carta igienica nel corso della vita per pulirsi le terga, spiega QS Supplies, azienda britannica specializzata in sondaggi relativi agli usi della popolazione nel bagno. Un consumo che corrisponde a 31,11 milioni di alberi abbattuti ogni anno per rifornirsi di carta igienica. Battuti solo dai portoghesi, capaci di consumare nel corso di una vita più di 11.000 rotoli a persona, l’equivalente di quasi 1.035 chilometri di carta igienica. Il consumo negli USA è devastante per l’ambiente e le foreste (gli americani sono quasi 332 milioni, mentre i portoghesi 10,3 mln).
“Una persona media negli Stati Uniti utilizza circa 24 rotoli di carta igienica all'anno”, racconta The Washington Post, “è circa 3 volte più degli europei e tra i più alti consumi pro capite di qualsiasi Paese. Se il Paese passasse ai bidet, milioni di alberi rimarrebbero probabilmente in piedi ogni anno”. Infatti da qualche anno negli USA si è scatenata la bidet-mania. La vendita dell’apparecchio sanitario sta scalando le classifiche dell'e-commerce, arrivando subito dietro articoli come guanti usa e getta, mascherine, disinfettante per le mani e carta igienica. E il modello da seguire siamo noi italiani che abbiamo il bidet praticamente in ogni bagno di casa. Cosi dopo aver insegnato, con Sergio Leone e Ennio Morricone, il Western in quanto racconto epico istruiremo gli americani anche su come pulirsi il fondo schiena!
C’è poco da fare, dall’alto al basso siamo sempre un modello. Anche se è un’invenzione francese, poi ripudiata in quanto a diffusione, il modello italiano fa da scuola sui giornali anglofoni. Non solo The Washington Post ci indica quale esempio positivo per sostenibilità, risparmio idrico e deforestazione ma anche il britannico The Guardian nel raccontare l’avanzata del bidet nel mercato USA: in pochi anni è triplicato.
L’Italia, in pieno sviluppo industriale, emise con il governo democristiano di Aldo Moro (il IV°) il decreto ministeriale del 5 luglio 1975 che impose tra i requisiti igienici e sanitari, per ottenere l’agibilità delle abitazioni nel Belpaese, la presenza del bidet: in pratica se in una casa coesistono più stanze da bagno almeno in una deve esserci il bidet. Per comodità noi lo mettiamo ovunque ci sia un water.
I bidet possono aiutare a risparmiare acqua. La produzione di un rotolo di carta igienica, per non parlare della plastica da imballaggio e il cloro utilizzato che rendere bianca la superficie della carta, richiede 37 litri d'acqua, riferisce Scientific American, una delle più antiche e prestigiose riviste scientifiche al mondo. Numeri astronomici a confronto con il consumo di acqua relativo.
“Se gli americani rinunciassero alla carta igienica”, ha spiegato The Guardian, “potrebbero evitare che 15 milioni di alberi vengano trasformati in polpa ogni anno. Invece di deforestare la foresta boreale del Canada, verrebbe preservato uno dei più grandi depositi di carbonio del pianeta”.
Tutto merito della pandemia. Durante il Covid e i lockdown sono diventati difficili i reperimenti di masse incredibili di carta igienica, così è esploso il mercato del bidet. E si passa dai bidet più economici, 30 dollari sul mercato USA, alle proposte fantascientifiche. Di recente ha fatto sorridere milioni di americani il video di un dj molto seguito, DJ Khaled. L’influencer USA si è scatenato nel magnificare la scienza applicata alla vita quotidiana raccontando il regalo ricevuto dal rapper Drake: un bidet da 21.181 dollari, il Neorest NX2, un trono di porcellana progettato dall'azienda giapponese Toto, dotato di telecomando, sedile riscaldato, deodorante, luce notturna e colorata, che “schizza acqua nel di dietro” dopo aver finito. Un’americanata anche se di matrice giappo!
Ci sono ottime ragioni per far sì che il modello italiano del bidet si diffonda nel mondo: il rispetto dell'ambiente, il risparmio di carta, evitando inutili deforestazioni e il rapporto costo benefici.
Milioni di alberi scaricati nel cesso non sono proprio una panacea per la salute del pianeta. Un’ottima notizia per pioppi, pini e betulle.