Vannacci: "Un figlio gay? Non siamo a Sparta che li buttiamo giù dalla rupe"

La solidarietà del vicesindaco di Portovenere Di Pelino: "Si santifica Murgia e si rimuove un servitore della patria. Il mondo va proprio al contrario"

Di Redazione Cronache
Emilio Di Pelino Roberto Vannacci
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Il generale Vannacci torna a parlare: "Confermo tutto e non chiudo ad un'ipotesi di ingresso in politica"

Il personaggio del momento torna a parlare e non arretra di un millimetro rispetto a quanto scritto nel suo libro "Il mondo al contrario". Il generale Roberto Vannacci respinge tutte le accuse a suo carico di sessismo, omofobia e razzismo che da più parti ha ricevuto negli ultimi giorni. "Se avessi un figlio gay? Come qualsiasi padre che ama e adora i propri figli in qualsiasi condizione e in qualsiasi situazione - dice Vannacci a Zona Bianca su Rete 4 - cercherei di fare il suo bene a prescindere dal fatto che sia gay o non sia gay, questa il normale atteggiamento di un genitore nei confronti del figlio. Il parere del genitore nei confronti dell’atteggiamento del figlio non conta nulla. Certo che lo accetterei, non siamo mica a Sparta che li buttiamo giù dalla rupe". Ma nessun passo indietro rispetto alle accuse che gli sono state mosse negli scorsi giorni per il suo libro Il Mondo al contrario, in cui si scaglia contro le "discutibili regole di inclusione e tolleranza" che starebbero "imponendo" le minoranze.

Per il momento la politica non sembrerebbe rientrare nei suoi piani: "Io - prosegue Vannacci a Zona Bianca - sono una persona, un professionista delle operazioni speciali e, come tale, non mi chiudo mai alcuna alternativa e le lascio tutte aperte. Quindi non dirò mai di no, ma dico che per ora faccio il soldato e continuo a fare il soldato. In base a quello che sarà il futuro, le alternative, quello che avrò intenzione o piacere di fare, poi deciderò".

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Nelle scorse ore, si è diffusa l’ipotesi di una sua possibile "via d’uscita" dall’Esercito, che potrebbe arrivare direttamente dalla Lega con una candidatura da indipendente alle prossime Europee di giugno 2024. Forza Nuova gli ha chiesto di candidarsi alle suppletive di Monza per il seggio rimasto vacante dopo la morte di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini gli ha fatto una "cordiale telefonata". Inoltre Vannacci ha fatto sapere di essere stato contattato da "altri esponenti politici".

Caso Vannacci, la solidarietà del vicesindaco di Portovenere: "Murgia santificata e servitore della patria rimosso. Il mondo va al contrario"

Al lungo elenco dei difensori di Vannacci adesso si aggiunge anche il vicesindaco di Portovenere Emilio Di Pelino. Non lasciano spazio alle interpretazioni le sue parole in merito al caso del generale sollevato dal suo incarico per le frasi contenute nel suo libro. "Proprio vero - si sfoga Di pelino al Secolo XIX - viviamo in un mondo al contrario. Si santifica la Murgia e si condanna un servitore della patria, rimosso con solerzia per avere avuto il coraggio di esprimere il suo pensiero, cosa rara da un Ufficiale in servizio, da un governo di cui ci saremmo aspettati la stessa solerzia nei confronti di delinquenti".

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