Vaticano, Becciu: "I 125mila € alla diocesi di mio fratello? Semplice carità"
L'ex cardinale si difende in Aula con una dichiarazione spontanea: "Contro di me accuse mostruose, anche il Papa crede alla mia innocenza"
Vaticano, Becciu: "Contro di me accuse mostruose per distruggermi"
Lo scandalo Vaticano continua a tenere banco. Prosegue il processo a carico degli imputati accusati a vario titolo di aver sottratto soldi alla Chiesa nell'ambito della compravendita del palazzo di Londra e di altre operazioni finanziarie sospette. Ieri è stato il turno in Aula dell'ex cardinale Angelo Becciu, licenziato da Papa Francesco in seguito a tutta la vicenda, che ha voluto rilasciare una dichiarazione spontanea prima del vero interrogatorio che si terrà il 6 aprile.
"Non ho mai voluto - dice Becciu e lo riporta il Corriere della Sera - che un centesimo di cui ho avuto gestione e conoscenza venisse distratto, mal utilizzato o destinato a fini che non fossero esclusivamente istituzionali. Ho sempre agito per il bene della Chiesa. Anche il Papa crede alla mia innocenza. Contro di me un massacro mediatico senza precedenti e le accuse grottesche e mostruose mosse per demonizzarmi e distruggermi". I 125 mila euro inviati alla diocesi di Ozieri e arrivati alla coop di suo fratello, - ha spiegato Becciu - erano solo carità.