Politica

Putin-Zelensky: guerra doppiamente impari

Di Paolo Diodati

Putin ha quasi la certezza di uscirne sconfitto e con un’infamante immagine di neo-pazzo scatenato

La guerra in Ucraina c'è dal 2014

Forse i due omonimi nazionali (Vittorio Sgarbi e Vittorio Feltri) non ripeterebbero quello che hanno detto in più luoghi, appena partito l'attacco di Putin a Zelensky: il primo in un intervento condivisibile in quasi tutti gli altri punti, quando dice "Putin ha già vinto, in tutti i sensi, morale e immorale"; il secondo, affermando "Zelensky si renda conto della propria debolezza e si tolga dai piedi".

Frasi che hanno ovviamente scatenato violentissime reazioni da parte di chi ritiene che in Ucraina si combatta una guerra di liberazione contro la Russia, anzi, contro Putin, a tal punto d'essere contenti dell'adozione degli ucraini di Bella Ciao, il canto  dei nostri partigiani, contro l'invasore. 

Metto le mani avanti, in questo terreno minato, prima che venga sbrigativamente etichettato come un disprezzabile putiano, con la rozza logica usata da questo governo.  Premetto, perciò, che condivido al 100% tutte le dichiarazioni di Fausto Bertinotti riascoltabili nell'intervista della Merlino, di Marco Rizzo, di Massimo Cacciari, compresa la stizzita risposta a chi gli riferiva una stupida e provocatoria domanda dell'irriconoscibile Gianni Riotta "Non parlo con gli idioti". Condivido anche la splendida e saggia affermazione "l'eroismo di un capo sta anche nell'arrendersi, per non continuare a veder morire ancora altri dei suoi." 

Molti giornalisti, nel vortice degli avvenimenti da seguire documentandosi, sono stati colti di sorpresa e impreparati a pronunciarsi muniti della indispensabile conoscenza non solo degli avvenimenti più recenti (per esempio dal 2014 fino all'invasione russa, le famigerate imprese del battaglione Azov, neo nazista accertato, che pratica torture e decapitazioni, secondo l'uso locale) ma la storia tormentata dell'Ucraina e delle sue lotte interne tra filo russi e nazionalisti, in particolare dopo la caduta del muro di Berlino. Proprio questa sera, finalmente, un corrispondente da Kiev, residente in Ucraina da tanti anni, che ha dovuto "ricordare" all'ignorante, ma chiacchierona Palombelli, che in Ucraina c’è guerra da otto anni. Per cui per i filorussi, Putin sarebbe intervenuto per... riportare la pace, sconfiggendo se non i neo-nazisti, irriducibili, gli ultra nazionalisti. 

Quanti giornali hanno riportato la notizia che Zelensky ha nel suo governo anche i rappresentanti degli sbandieratori, fieri di mostrare la svastica? Per dare il giusto peso alla presenza nel governo, non di neo-nazisti presunti, ma di persone che trovano normale, in nome della libertà, dichiarare che si rifanno all'ideologia nazista, chi, tra gl’italiani, ha presente ciò che accadde in Italia 62 anni fa, col governo Tambroni? Ebbene cadde a furor di popolo e di dimissioni di ministri, perché Il governo si reggeva con l'appoggio esterno del MSI, ghettizzato con lo stile "governo di salute pubblica Mattarella-Speranza-Conte-Draghi": ne era permessa l'esistenza e la presenza in Parlamento, per dimostrare che l'Italia era un paese democratico. Ma, se votando, risultava determinante per una maggioranza... scoppiavano tumulti: il governo durò la bellezza di 4 mesi e si dimise in seguito alle sparatorie delle forze dell'ordine sui manifestanti che uccisero 11 operai.  

Questo, 62 anni fa. Un appoggio esterno a un monocolore DC, quindi, senza un ministro, ma neanche un sottosegretario del MSI, fece travolgere il governo in 4 mesi.