Vaticano, non ammessi audio di Perlasca. Processo Becciu verso l'annullamento

Il procedimento giudiziario rischia di finire nel nulla. E' stata la stessa accusa a chiedere di interrompere le udienze, manca la prova regina

Cronache
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Vaticano, no audio di Perlasca. Processo Becciu verso l'annullamento

Lo scandalo Vaticano che ha travolto la Chiesa a causa dei fondi della Segreteria di Stato e che vede il coinvolgimento anche del cardinale Angelo Becciu, rischia di non avere colpevoli riconosciuti. Il processo infatti potrebbe addirittura essere annullato a causa - si legge sul Fatto Quotidiano - della mancanza dei file audio del monsignor Alberto Perlasca, prima braccio destro e ora principale accusatore di Becciu. Quei documenti, infatti, sono considerati la prova regina di tutto il processo. Secondo le difese, potrebbero esserci state delle forti irregolarità procedurali nell’interrogatorio. Questa mattina è prevista la decisione della Corte, presieduta dal presidente Giuseppe Pignatone che scioglierà la riserva sulla “maxi richiesta delle parti”, come l’ha definita lui stesso.

Perlasca - prosegue il Fatto - è stato interrogato cinque volte, due come indagato e altre tre come persona informata sui fatti: l’alto prelato è stato prosciolto quando ha iniziato a collaborare con i magistrati vaticani. Una delle deposizioni, quella chiave di circa cinque ore, sarebbe stata video-registrata, ma non è finita agli atti e dunque in possesso degli avvocati difensori. Agli atti non ci sono i file delle deposizioni, ma solo i verbali, in alcuni casi parziali. Il pg aggiunto Diddi ha motivato l’assenza del materiale per tutelare la privacy dello stesso Perlasca e delle persone da lui citate.