Vattimo: "Presi di mira perché gay, lo sposo comunque". Il compagno condannato
Due anni di reclusione per Simone Caminada: circonvenzione d'incapace. Ma il filosofo: "Per me questa sentenza non cambia nulla"
Vattimo, 2 anni al compagno-assistente: "Puntava al suo patrimonio"
Gianni Vattimo non ci sta e si ribella alla sentenza emessa dai giudici. Il suo assistente Simone Caminada è stato condannato a due anni per "circonvenzione di incapace". I magistrati sostengono che il compagno del filosofo abbia agito per "il patrimonio". Ma Vattimo è una furia per questa decisione presa dal tribunale. "Mi sento vittima, ma non di Simone, del sistema, per così dire. Dal sistema - spiega Vattimo a La Stampa - mi sento abbastanza stritolato. Ma francamente, ogni cosa passa. E anche questo poi me lo dimenticherò. Il verdetto dei giudici in realtà me l’aspettavo un po'. Non si può immaginare che improvvisamente cambi tutto. Non mi ha colto alla sprovvista. Poi certo, quando si vede una sentenza di condanna scritta nero su bianco, allora lì fa un po' impressione. In ogni caso, poi passa. Mi dispiace, certo, ma che ci possiamo fare? Non è la prima volta. In questa vicenda ha pesato il mio orientamento sessuale, perché tutto sommato cosa c’era d’altro di interessante in questa faccenda se non quello. Comunque tra noi resta tutto uguale e abbiamo intenzione di proseguire con l'unione civile".
Simone Caminada, trentotto anni, assistente e compagno di vita del filosofo Gianni Vattimo, - prosegue La Stampa - ieri è stato condannato a due anni di reclusione per circonvenzione. Per i giudici avrebbe approfittato della «fragilità» del pensatore per mettere le mani sul suo patrimonio. «Puntava ai soldi, a diventare erede universale», hanno sostenuto in aula i magistrati. Così ha conquistato la fiducia di Vattimo, arrivando a fare «da filtro nelle sue comunicazioni, isolandolo, escludendolo dalla vita sociale». Accudendolo per amministrarne il patrimonio, diventare erede universale, intestatario di polizze assicurative e altri beni.