Cronache

Borsellino: “Ora nell’Arma chi prese la borsa di mio fratello. Cattivo gusto”

di Antonio Amorosi

Si allontanò dalla strage con la borsa di Borsellino. Furono chieste altre indagini mai riaperte. Abbiamo chiesto a Salvatore Borsellino cosa ne pensa

Ripreso mentre si allontanava dal luogo della strage con in mano la borsa di Paolo Borsellino. L’ufficiale Arcangioli confermava l’accaduto senza fornire spiegazioni plausibili. Assolto da accuse oggi è tra gli ufficiali dei carabinieri richiamati dalla pensione

E’ arrivata notizia che tra gli ufficiali dei carabinieri richiamati dalla pensione c’è Giovanni Arcangioli, l’uomo fotografato con la borsa di suo fratello dove poteva esserci la famosa Agenda rossa scomparsa. Lì potrebbero esserci le prove del perché è morto Paolo Borsellino: un’opposizione alla trattativa Stato-mafia. Come vede questo rientro?

“Sì, guardi, è una cosa abbastanza anomala che proprio... ho letto le giustificazioni dell’Arma, dice che altrimenti dovrebbero spendere soldi... insomma che lui costava di meno all’Arma. E’ una giustificazione assurda perché Arcangioli sì è stato processato e assolto in via preliminare, non c’è stato neanche un dibattito e neanche dopo ci sono stati approfondimenti, ma in più di una sentenza è stato censurato per il suo comportamento… sui 'non ricordo' del perché avesse preso quella borsa”

Però alla fine è stato assolto dalla vicenda...

“Sì, sì, è stato assolto per carità però sarebbe stato di buon gusto da parte dell'Arma evitare… con tanti carabinieri a riposo che hanno”

Lei come lo spiega?

“Guardi, non posso entrare nella mente dei comandi dei carabinieri e non è una mente che collima con la mia, ma è una cosa assolutamente di cattivo gusto, a mio avviso. Per carità non ci sarà nessuna cosa che la ostacoli, nessuna legge, nessuna condanna eccetera ma è una cosa di cattivo gusto in ogni caso visto quello che pende... In ogni caso è un giudizio morale sulla sua figura e in ogni caso avendo rinunciato alla prescrizione Arcangioli potrebbe essere sempre riprocessato, si potrebbe riaprire il processo sull'Agenda rossa. Io mi auspico che primo o poi avvenga, visto che lo stesso processo ‘Borsellino quater’ aveva criticato le indagini che erano state svolte con il coordinamento della procura, e aveva raccomandato l’apertura di altre indagini. Purtroppo anche se è stato fatto io non ne ho notizie. In ogni caso il processo non è stato riaperto”

Lei ha fiducia che la giustizia possa realmente essere lo strumento per capire cosa è successo?

“Guardi, ne dubito perlomeno di poterlo sapere io. Forse passando gli anni può darsi che certe verità vengano fuori ma non so se saranno verità giudiziarie, verità storiche o verità di altro tipo”

Se escludiamo Falcone e Borsellino e pochi altri, molti di noi hanno imparato sulla mafia più da Leonardo Sciascia che da tante sentenze giudiziarie strombazzate dai media, quindi ci resta il dubbio che…

“Sicuramente anche perché c’è poco da fare: i giudici in ogni caso sono uomini. Sono uomini e quindi possono sbagliare, visto che ci sono tanti gradi di giudizio. Le stesse cose vengono giudicate da persone diverse, spesso con risultati diversi perché la legge va interpretata in tanti casi e quindi spesso in maniera difforme e diversa, quindi, io ripeto, nella giustizia in se stessa ho veramente poca fiducia”

Non faccio fatica a comprenderlo...

“...Se mi sentisse mio fratello si incazzerebbe molto, ma si incazzava anche quando eravamo ragazzi perché io da sempre ho avuto una vena anarchica, non come quella degli anarchici di cui si parla in questi giorni ovviamente”.

Speriamo che col passare degli anni non si dimentichi la realtà e un giorno ci dicano che Paolo Borsellino è esploso per una fuga di gas

“Eh sì, sì, prima o poi qualcosa del genere potrebbero tirarla fuori”