Velletri, niente assegno di divorzio alla ex. "Spese futili, troppa palestra"

La Cassazione respinge il ricorso per gli alimenti di una donna per i troppi soldi spesi in palestra

Cronache

Niente alimenti a una donna di Velletri: troppe spese su shopping e palestre

Troppo shopping e troppa palestra possono portare alla cancellazione del mantenimento. Lo ha stabilito una sentenza della Cassazione sulla vicenda di una donna di Velletri che aveva fatto causa per riavere l'asssegno di divorzio dall'ex marito. La prima sezione civile della Cassazione ha respinto il suo ricorso perché, come spiega il Corriere della Sera, "ha uno stile di vita poco in linea con un’auspicabile sobrietà".

Come dice il Corriere della Sera, "la donna lamentava che il Tribunale non aveva tenuto conto del contributo offerto alla ristrutturazione della casa coniugale, al pagamento del mutuo, delle spese sostenute per il contratto di locazione, delle condizioni di salute della donna e delle condizioni reddituali dell’ex marito". Secondo i giudici, "la funzione equilibratrice del reddito degli ex coniugi, anch’essa assegnata dal legislatore all’assegno divorzile — scrivono — non è finalizzata alla ricostituzione della vita coniugale ma al riconoscimento del ruolo e del contributo fornito dall’ex coniuge economicamente più debole alla formazione del patrimonio della famiglia e di quello personale degli ex coniugi".

"Tutto sta a capire se la signora che a posteriori rivendica, in precedenza abbia contribuito alla formazione del capitale familiare. Nel caso della divorziata di Velletri ciò non sarebbe avvenuto. In più la donna, contrariamente a quanto manifestato di fronte al Tribunale, avrebbe potuto contare su risparmi personali", conclude il Corriere della Sera.

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