"Vi dirò la verità su Emanuela Orlandi": l'ultima rivelazione di Ali Agca
L'attentatore di Giovanni Paolo II annuncia di essere pronto a raccontare tutto ciò che sa sui casi Orlandi e Gregori
"Vi dirò la verità su Emanuela Orlandi": l'ultima rivelazione di Ali Agca, l'attentatore di Papa Giovanni Paolo II
“Sono malato di cancro e ho poco tempo da vivere. Perciò voglio liberarmi la coscienza e spiegare quel che so su Emanuela Orlandi”: lo ha dichiarato a Repubblica Mehmet Ali Ağca, l’uomo che nel 1981 sparò a Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. Ora ha 66 anni, è un uomo libero e vive in Turchia con la moglie italiana. Ormai da tempo Ağca sostiene di sapere cosa ci sia dietro alla sparizione della cittadina vaticana avvenuta più di 40 anni fa e sull’altra giovane, Mirella Gregori, scomparsa a Roma pochi giorni prima. E chiede di essere ascoltato dalla commissione d’inchiesta sui casi delle due ragazze.
Ali Agca, cosa deve dire di così importante alla commissione d’inchiesta parlamentare sulla sparizione di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.
Voglio rivelare la verità storica contro tutte le menzogne che da 41 anni stanno infangando mezzo mondo.
Nessuno è mai riuscito a risolvere questo mistero e lei parla di verità storica: ha qualcosa di concreto in mano?
Certo, ho delle prove documentali indiscutibili che dimostrano come il complotto su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori fu organizzato soltanto per ottenere la mia liberazione. Non esiste nessun altro motivo.
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Se anche fosse così, perché di queste ragazze non si è più saputo nulla?
Mi lasci dare la risposta alla Commissione di inchiesta parlamentare. Davanti a 40 deputati e senatori porterò i miei documenti. Se dirò una sola menzogna allora lo Stato italiano dovrà arrestarmi.
Lei è considerato un personaggio molto controverso e in passato ha dato più versioni sul caso. Perché dovremmo crederle?
Certo, lo so. Sono stato considerato controverso soprattutto in Italia e anche in Turchia per molto tempo. Ma adesso ho il cancro e sto vivendo gli ultimi anni della mia vita. Perciò voglio liberare la mia coscienza da questo pesante segreto. Non ho bisogno di nulla tranne che Dio. […]
Ha già sentito qualche parlamentare della Commissione?
Non ho avuto alcun contatto diretto con la Commissione. Tuttavia sto seguendo attentamente il loro lavoro. L’ex magistrata e deputata Simonetta Matone nel suo discorso pubblico in Parlamento ha fatto un’affermazione importante: "Ci sono documenti inquietanti, come le lettere di rivendicazione scritte dalla stessa mano che rivendica i rapimenti di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori e chiedono la liberazione di Ali Agca".
Quindi i casi Orlandi e Gregori sarebbero collegati?
Lo sono. E dovevano essere utilizzati come scambio per la mia libertà.
Quindi le possibili piste della pedofilia in Vaticano e il coinvolgimento della Banda della Magliana sono solo suggestioni?
Non esiste nessun movente della pedofilia e della criminalità organizzata che sia mafia siciliana o Banda della Magliana. […]
A quali menzogne e calunnie si riferisce?
Quelle per cui la banca vaticana viene accusata di essere complice di criminali assassini. E, ancora peggio, quando si adombra l’ipotesi che Giovanni Paolo II, il Papa più grande della storia, possa aver partecipato a festini connessi con sparizione di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. E poi i sospetti sulla famiglia Orlandi, per esempio sul presunto ruolo dello zio Mario Meneguzzi: tutte falsità.
Di recente è emerso che i servizi segreti sequestrarono uno dei diari di Emanuela Orlandi. Lei ha sempre pensato che gli 007 abbiano avuto un ruolo.
In questa vicenda i servizi segreti di diversi paesi hanno avuto un ruolo. Basti ricordare una frase sfuggita dalla bocca del giudice Ilario Martella in un documentario televisivo in cui dichiara: "La polizia non riusciva a controllare i rapitori, al contrario erano i rapitori di Emanuela che controllavano la polizia”.
Tempo fa ha sostenuto che Emanuela Orlandi è ancora viva e sarebbe in un convento di clausura. Ne è ancora convinto?
Non posso pronunciarmi adesso su questo argomento delicato. Ho la certezza assoluta che i miei amici hanno trattato Emanuela Orlandi e Mirella Gregori con la massima umanità e dignità.
Perché ha deciso di muoversi solo adesso?
Perché questa della Commissione è l'unica e ultima occasione per far trionfare la verità storica contro le troppe menzogne che girano.
Dopo la sua scarcerazione ora risiede in Turchia con sua moglie, un’italiana conosciuta nel 2015. Cosa fa per vivere?
Praticamente io non vivo. Non puoi vivere nel medio oriente una vita normale dove non esiste nessuna religione e nessuna ideale. Per quanto riguarda i soldi, fino a 10 anni fa lavoravo con un amico in ambito immobiliare. Poi un cittadino italiano mi ha donato una notevole somma di denaro.