Videomaker che fece su Repubblica lo scoop su Salvini fa causa al quotidiano
Valerio Lo Muzio chiede alla testata di sanare il periodo di lavoro 2018-2022 come corrispondente, con un rimborso di circa 8mila euro
Videomaker che fece su Repubblica lo scoop su Salvini e la moto d'acqua fa causa al quotidiano. Ecco perchè
Il giornalista che ha permesso a Repubblica di fare uno dei più clamorosi scoop degli ultimi anni ha fatto causa a... Repubblica. Si tratta, per la precisione, di un videomaker, Valerio lo Muzio, 33 anni, foggiano, che nell’estate 2019 a Milano Marittima seguiva per la Repubblica e per La7 le vacanze del ministro dell’Interno di allora, Matteo Salvini. Al Papeete beach. Il giorno 30 luglio i componenti dello staff del ministro fecero sapere alla truppa di cronisti al seguito che Salvini non avrebbe parlato, potevano prendersi una giornata di riposo. Lo Muzio, però, notò un traffico sulla riva per far salire Salvini junior, figlio sedicenne del leader della Lega su una moto d’acqua della Polizia di Stato: voleva divertirsi un po’.
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Lo Muzio, riporta il sito Professione Reporter, riprese tutta la scena, e Repubblica diede grande spazio alla vicenda. Il giornalista/videomaker venne invitato a Roma e ricevuto dal direttore di allora, Carlo Verdelli, che citò Lo Muzio come “un collega del giornale”. Dopo lo scoop l’impegno di Lo Muzio per Repubblica s’intensificò, anche se per quanto riguarda il rapporto di lavoro non successe niente. Secondo quanto riporta Professione Reporter, gli fecero dei contratti annuali, ma i pagamenti -racconta lui- non erano regolari. Dall’agosto 2022 il contratto non venne rinnovato. “Quando prima di un servizio chiedevo quanto sarebbe stato pagato mi rispondevano: dipende dal responsabile di Gedi Visual, secondo il budget del mese”. E’ successo anche per “Repubblica delle idee”, la mega manifestazione con tutte le grandi firme che si svolge ogni anno a Bologna: “Ho chiesto quanto mi avrebbero pagato i servizi che mi hanno chiesto, hanno risposto che non potevano dirmelo. Ho rinunciato”.
Ora l’avvocato del Foro di Bologna Bruno Laudi chiede per Lo Muzio di sanare il periodo di lavoro 2018-2022 come articolo 12 (corrispondente), con un rimborso di circa 8mila euro. L’udienza è fissata a febbraio 2024. Le spese per “questa battaglia di dignità”, come la chiama lui, sono garantite dall’Associazione Stampa Emilia Romagna.
Lo Muzio, intanto, ha lasciato il giornalismo, e ha aperto una società che produce documentari, Fase 3.