Violentata 15enne, "dice che l'abbiamo stuprata, siamo nella me...". Le chat

Le conversazioni tra gli amici sono un chiaro indizio sulle accuse. La festa alcolica a Reggio Emilia, una ragazzina con altri tre coetanei

Cronache
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Violentata 15enne da tre coetanei. "Mia sorella è stata stuprata"

Continuano a susseguirsi episodi di stupro di gruppo nei confronti di ragazzine, spesso minorenni. L'ultimo caso arriva da Reggio Emilia dove una 15enne è stata violentata da tre coetanei, uno è è finito agli arresti e due sono indagati. Sarebbe andata così: quel giorno, venerdì scorso, - si legge sul Corriere della Sera - si sciopera per la tragedia dello studente lavoratore di Udine. Il quintetto (due femmine e tre maschi) non va al corteo. No, decide di andare a casa della madre di D. La signora è al lavoro, l’appartamento è libero, il vino e la vodka si comprano. La compagnia è allegra e i ragazzi partono con qualche avance. Poi una delle due amiche deve lasciarli perché i suoi l’aspettano e D. l’accompagna alla fermata del bus. Rimangono in quattro, tre maschi e lei. E lì la situazione degenera. "Mi ha stuprata", dirà lei in lacrime, disperata, incapace anche di muoversi.

Chiama - prosegue il Corriere - la sorella maggiore, chiede aiuto, la implora di raggiungerla. Quando l’altra arriva non ha dubbi e avverte subito i carabinieri: "Venite qui, mia sorella è stata violentata". I carabinieri hanno aperto il WhatsApp del ragazzo accusato e hanno trovato una chat con il compagno di classe che è diventata un forte indizio. «... Fra sta dicendo da mezz’ora che l’abbiamo stuprata», scrive D. all’amico. «...Fra siamo nella merda fino al collo», gli risponde l’altro. «...lo so». «...ma fra no... mandala a casa». «...come? Spiega». «...Falla uscire». «Come» «...Fra ma è ancora ubriaca? Fra ma fai qualcosa». Gli inquirenti: «Una condotta da branco. Non hanno esitato ad approfittare dello stato di ubriachezza della ragazza per consumare rapporti sessuali».

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