Antonella Viola non solo Covid, dopo il sesso ecco il libro sul cibo

Consigli, idee e ricette: l'immunologa Antonella Viola sarà presto in libreria con un nuovo testo dedicato all'alimentazione

Di Giuseppe Vatinno
Antonella Viola
Culture
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Antonella Viola non solo Covid-star, ora pure cuoca: anche lei  cade nel tranello non riuscendo a resistere al fascino perverso della notorietà 

Peccato. Antonella Viola era una delle poche Covid-star che si era abbastanza salvata, ma ora è caduta pure lei non riuscendo a resistere al fascino perverso della notorietà e alla smania di invadere anche altri settori.

La Viola è una professoressa ordinaria di Patologia generale presso l’Università di Padova, quindi non si occupa più direttamente di virologia ma essendo di formazione una immunologa la materia la conosce bene, molto meglio di altri suoi colleghi spesso un po’ improvvisati.

Ed in questo senso si era fatta –ad onor del vero- anche apprezzare per le sue doti di divulgatrice scientifica ed anche, diciamolo, per una certa bella presenza che non guasta mai. Una cosa è trovarsi davanti infatti una bella figliola un’altra sorbirsi il faccione espanso di Roberto Burioni o similari.

Tra le Covid star particolarmente prezzemolose c’è pure Barbara Gallavotti, biologa, di livello notevolmente inferiore alla Viola, che per sovraprezzo non ha neppure il dono della sintesi e in certe serate di inverno rischia di produrre un effetto narcotico su intere famiglie di italiani che perdono la cognizione del tempo mentre lei sta sempre lì da Floris a salmodiare.

In ogni caso –come detto- anche la Viola è caduta e ha cominciato a dirazzare. Ora ci propone un libro di 50 ricette insieme a Daniele Nucci, dietologo dal titolo banale, “Il cibo buono” (e vorremmo vedere che fosse pure cattivo!). Forse tale opera potrebbe avere qualche successo inaspettato se portasse un nome erotico pruriginoso, che so, “50 sfumature di maccheroni”, ma così l’attrattiva è zero.

Almeno nel libro precedente -“Il sesso è (quasi) tutto”- il titolo l’aveva azzeccato anche se era caduta vittima di qualche editore assatanato dalle sue indubbie grazie e che le voleva fare cavalcare le praterie del pecoreccio.

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Le Covid star non capiscono che già il pubblico nutre scarsissima fiducia in loro a causa di affermazioni avventate e completamente sballate –ricordate quando dicevano che il vaccino preveniva il contagio? - e se poi adesso cominciano pure a pazziare in altri campi la frittata –è proprio il caso di dire- è fatta e servita.

Insomma, sembra proprio che gli scienziati non ce la facciano a rimanere nel loro settore senza abbandonarsi a stramberie letterarie che non fanno altro che minare ulteriormente la loro credibilità e siccome la Viola era, in questo senso, una delle più autorevoli è un vero peccato che sia caduta nella pentola. Quindi vi preghiamo care e cari Covid star, già c’abbiamo abbastanza confusione di nostro, non ce la fate aumentare mischiando la Spike con la carbonara.