Barrett Wissman, intervista all'ideatore del grande progetto "Domus Artium"
Le più belle dimore storiche del Lazio aprono le porte al pubblico per una serie di concerti indimenticabili. Affari ha intervistato l'ideatore del progetto
Domus Artium riunisce artisti, chef e mecenati nelle ville d'epoca del Lazio per avvicinare il pubblico alla musica. Intervista a Barrett Wissman
L’accordo tra alcune delle più belle dimore antiche, castelli e ville d’epoca del Lazio e l’eclettico direttore esecutivo Barrett Wissman segna un avvenimento storico non soltanto per Roma e i suoi dintorni, ma per l’Italia intera.
Imprenditore e filantropo statunitense, nonché presidente di IMG Artists e figura riconosciuta a livello mondiale nel settore dell’intrattenimento artistico e culturale, Wissman è un creativo che ha alle spalle una lunga esperienza costellata di successi ed è mosso dal forte desiderio di avvicinare il pubblico comune alla musica, offrendo delle esperienze a 360 gradi.
In primo luogo le location, incredibili scrigni di tesori artistici che alcune famiglie nobiliari rendono disponibili per un connubio di architettura e musica. Si inizia il 12 marzo nello splendido Palazzo Chigi, a Castel Fusano nel litorale romano, con due interpreti d’eccellenza: il musicista Angel Romero, una vera leggenda della chitarra classica, sarà protagonista insieme alla violoncellista Nina Kotova di un recital con in programma musiche di Manuel de Falla, Isaac Albeniz, Francisco Tarrega e García Lorca, in una serata dedicata alla Spagna. Farà seguito il 14 marzo presso il meraviglioso Palazzo Colonna, a Roma, la talentuosa Hélène Grimaud, tra le più affermate pianiste contemporanee. Sempre a Palazzo Colonna, il 2 aprile, Luca Pisaroni, cantante carismatico e versatile, si esibirà in un recital con alcune tra le più celebri arie d’opera.
Non solo musica e ambiente, però. Le serate saranno infatti arricchite da una proposta enogastronomica di qualità, potendo così allietare tutti i sensi, grazie alla presenza di numerose figure professionali. Un progetto ambizioso e senza eguali, dunque, che prende il nome di DOMUS ARTIUM e per la prima volta, grazie anche alla collaborazione con PROMU – All for Music, riunisce musicisti, artisti, danzatori, chef, curatori, pensatori e mecenati d’arte nella capitale e nei suoi dintorni.
Affaritaliani.it ha intervistato l’ideatore e direttore esecutivo Barrett Wissman.
Quando e come è nato questo originale progetto, che vede il suo avvio nel mese di marzo 2022?
“Ho avuto questa idea ad agosto dello scorso anno, appena prima di venire a Roma. Dopo aver studiato la scena culturale della città, ho notato una mancanza nell’uso del fantastico patrimonio culturale qui presente. Siccome a volte è necessario un catalizzatore per far accadere le cose, ho cercato di essere io quella forza in grado di unire in un progetto comune proprio le nobili famiglie che hanno reso grande la capitale nel corso dei secoli”
In che modo sono state scelte le residenze d’epoca? È stato difficile convincere i proprietari ad aprile al pubblico o ha incontrato subito la loro collaborazione?
“Ho scelto quei luoghi che ho pensato potessero essere i più interessanti per il pubblico e al contempo i cui proprietari volevano effettivamente contribuire al progetto, condividendo con me la passione per DOMUS ARTIUM.A volte non è semplice convincere le persone ad avventurarsi in un progetto come questo, ma non sempre la causa va ricercata in una mancanza di desiderio o di interesse. È infatti molto impegnativo e complicato organizzare eventi simili, pertanto sono anche necessari partner speciali in grado di sostenere lo sforzo per trasformare un’idea in realtà”
Ogni serata non è soltanto musica e arte, ma anche enogastronomia, con il coinvolgimento dei migliori chef e cantine. Potremmo definirla un’esperienza a 360 gradi, che coinvolge i cinque sensi?
“Sì, direi proprio che si tratta di un’esperienza a 360 gradi. La vita stessa è un’esperienza che coinvolge tutti questi molteplici aspetti, pertanto credo che sia fondamentale catturare tutte le esperienze sensibili in una sola. Questo è ciò che cerchiamo di raggiungere”
Gli ospiti chiamati ad esibirsi sono tutti di caratura internazionale: come avete selezionato i loro nomi? C’è, peraltro, un’ampia presenza di donne di talento, non soltanto uomini.
“Dal momento che il progetto ha preso avvio con poco tempo per pianificare in anticipo, gli artisti sono stati scelti in base a questi criteri: 1) il loro desiderio di collaborare a qualcosa di davvero unico e speciale come DOMUS ARTIUM; 2) la disponibilità a partecipare in base ai loro impegni; 3) l’assoluta altezza del livello artistico che sono solito perseguire.Per me, il fatto che un musicista sia un uomo o una donna, oppure da dove provenga, non influenza minimamente la scelta. Fino ad ora abbiamo avuto ed avremo Jean Yves Thibaudet, Nina Kotova, Hilary Hahn, Luca Pisaroni, Angel Romero e Andreas Haefliger: francesi, tedeschi, americani, italiani e spagnoli, sia uomini che donne”
Possiamo sperare che durante la primavera e l’estate verranno organizzati altri concerti in altre sedi d’eccezione? Ci sono già progetti in tal senso?
“Ci stiamo lavorando proprio ora. Considerando che abbiamo creato e pianificato tutto ciò in un periodo di tempo molto breve, stiamo facendo del nostro meglio per essere veloci ed efficienti. Ci saranno tante altre sorprese e diversi annunci nel corso dell’anno”
Arriviamo da un lungo periodo di pandemia e ora dobbiamo affrontare una pesante crisi internazionale: in che modo, a suo parere, la musica e la bellezza ci possono aiutare ad affrontare la difficile situazione che tutti noi stiamo vivendo?
“Credo che in questa era di comunicazioni digitali, dove ognuno è abituato a connettersi attraverso i propri telefoni o tramite messaggi, internet e chiamate via Zoom, sia estremamente importante riportare le persone a sperimentare la cultura in maniera fisica".
LEGGI ANCHE:
Domus Artium, Barrett Wissman lancia la sfida a una nuova fruizione dell'arte
"Mi ha violentata in casa, non si fermava". Nei guai l'ex 5S Giovanni Favia