Guerra Ucraina, Putin usa Rowling per attaccare l'occidente. Ma lei non ci sta
Il presidente russo evoca il rogo dei libri del nazismo e accomuna l'ostracismo verso la scrittrice di Harry Potter alla cancel culture degli scrittori russi
Guerra Ucraina, Putin: "Rowling cancellata dall'occidente come gli scrittori russi"
"Cancellata, dopo aver scritto libri per bambini che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo, solo perché sgradita ai fan del gender freedom". Vladimir Putin si è rivolto così a JK Rowling, celebre scrittrice britannica e autrice della saga di Harry Potter. Un uso strumentale volto a criticare il boicottaggio della cultura russa in Occidente come i sinistri roghi nazisti dei libri 'degeneri' nella Germania hitleriana.
Putin ha parlato di cancel culture: "Persino Čajkovskij, Shostakovich o Rachmaninov sono esclusi da programmi di concerti mentre vi sono scrittori russi presi di mira e loro libri che vengono proibiti. L'ultima volta che accadde fu con i nazisti in Germania, 90 anni fa, e la loro campagna di distruzione della cultura indesiderabile. Ci ricordiamo bene le immagini dei libri bruciati nelle piazze".
Con tanto di riferimenti alle discriminazioni denunciate nel recente anche da autori occidentali, come la scrittrice britannica J K Rowling, ma rigettati a stretto giro dall'interessata alla stregua di un'inaccettabile strumentalizzazione. Rowling ha spiegato via Twitter di non avere alcune intenzione di reggere il gioco a Putin; negando che si possa ergere a difensore della cultura "chi massacra i civili e imprigiona o avvelena i propri oppositori". Poi, per chiudere i conti, ha citato Aleksei Navalny, nemico pubblico numero uno dello zar in patria. E ha aggiunto un hashtag di condanna dell'invasione di Mosca senza se e senza ma: "#IStandWithUkraine", io sto con l'Ucraina.