Test di Medicina, il Tar boccia il governo: "Prove di accesso non bilanciate"
I giudici bacchettano il sistema dei quiz estratti a sorte: "Tutto affidato al caso". Doppia beffa per chi ha fatto ricorso, non sarà ammesso. Iscritti salvi
Test di Medicina, gli iscritti sono salvi. Ma per i giudici "le prove non erano omogenee"
Sui test di Medicina è scoppiato il caos, il Tar del Lazio ha bocciato in pieno il nuovo sistema di ammissione deciso dal governo tramite il ministero dell'Università. "Prove di accesso ai corsi non bilanciate". I giudici - si legge su Repubblica - bacchettano il sistema dei quiz estratti a sorte: "Tutto affidato al caso". I magistrati hanno bocciato la modalità di selezione: "Le prove somministrate ai candidati non erano omogenee quanto a difficoltà complessiva". Insomma, secondo i giudici, i candidati non sono stati messi tutti sullo stesso piano. Non hanno avuto la possibilità di concorrere ad armi pari. La sentenza della terza sezione del tribunale amministrativo è arrivata giovedì mattina e premia il ricorso presentato contro il governo e il ministero dell’Università e della Ricerca. La differenza tra le prove presentate ai ragazzi che si sono presentati al test non è stata compensata dal cosiddetto coefficiente di equalizzazione. La diversa difficoltà dei 1.700 quesiti estratti a sorte non è stata bilanciata adeguatamente.
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Ora cosa succede? Chi ha presentato ricorso, battendo il ministero, verrà beffato due volte: non sarà ammesso nemmeno "in sovrannumero" ai corsi assieme a chi ha passato i test fallati. Inoltre - prosegue Repubblica - le graduatorie sono anche bloccate e non permettono il ripescaggio. Perché, pur bocciata la procedura, le graduatorie non possono essere toccate. Una sconfitta dentro la vittoria. Secondo i giudici ci sarebbero "inevitabili ripercussioni di natura personale" e "un inaccettabile pregiudizio all’interesse generale alla formazione del personale medico, con effetti che si proietterebbero negli anni a venire in termini di carenza di risorse specializzate e di minore offerta di servizi sanitari". L'unica buona notizia riguarda gli iscritti, il loro accesso a Medicina è garantito.