Agnelli, i quadri di Marella nei caveau. Le opere d'arte nascoste al Fisco?

Il sospetto è che facciano parte dell’eredità. L'ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato per John, Lapo e Ginevra, potrebbe estendersi ai dipinti

di Redazione Economia
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Gianni Agnelli e i quadri Lo stagno delle ninfee (1899) di Claude Monet e Donna che piange di Pablo Picasso (1937)
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Eredità Agnelli, non solo conti all'estero ma anche quadri fantasma nei caveau

Emergono nuovi dettagli sull'inchiesta che ha travolto la famiglia Agnelli, relativa all'eredità dell'Avvocato. Potrebbero aumentare i guai giudiziari per John, Lapo e Ginevra Elkann. L’ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato – contestata alcuni giorni fa – potrebbe infatti essere estesa anche ai dipinti: se anche i quadri ritrovati - riporta Il Fatto Quotidiano - facevano parte del patrimonio ricevuto dalla nonna, avrebbero dovuto essere dichiarati al Fisco. In altre parole, se i pm riuscissero a dimostrare che la residenza svizzera di Donna Marella era fasulla, anche la collezione donata eventualmente ai nipoti potrebbe diventare oggetto di contestazione per l’aggiramento della tassa di successione.

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Lo Stato, infatti, - prosegue Il Fatto - potrebbe presentare il conto anche per la collezione di quadri appartenuti a Marella Caracciolo Agnelli, trovati dalla Guardia di Finanza nel corso delle perquisizioni effettuate nei giorni scorsi. Si tratta di decine di opere d’arte, conservate in vari caveau, nelle residenze e alla Fondazione Agnelli, di cui gli inquirenti stanno facendo valutare il valore (che in alcuni casi potrebbe raggiungere cifre consistenti), si cerca di risalire alla provenienza e alla proprietà di quelle opere. Ora le nuove scoperte della Procura di Torino potrebbero fare luce sui misteri che ruotano intorno ai quadri della dinastia, non più solo la grana dei conti in paradisi fiscali per gli eredi dell'impero dell'Avvocato.