Economia

Eredità Agnelli, sotto esame le quote della Dicembre. I pm: "Atti simulati"

Il documento forse decisivo: "L'obiettivo è proteggere la residenza in Svizzera"

Eredità Agnelli, sotto esame le cessioni nella Dicembre

''Documenti rilevanti ai fini di indagine in quanto afferenti all'origine della decisione presa dalla famiglia Agnelli di far transitare l'eredità di Giovanni Agnelli direttamente in capo a John Elkann, escludendo la figlia Margherita, e che si è poi estrinsecata nelle condotte oggetto di indagine''. È quanto si legge, tra l'altro, nel decreto dei pm torinesi che indagano sull'eredità di Marella Caracciolo, vedova dell'Avvocato Agnelli, in riferimento alla richiesta di risequestrare parte del materiale già sequestrato l'8 febbraio scorso e di cui il tribunale del Riesame aveva deciso una settimana fa la restituzione a John Elkann e Gianluca Ferrero su richiesta dei loro legali che avevano presentato ricorso per 'vizio di motivazione'.

In particolare, il riferimento a ''documenti rilevanti'' riguarda alcuni documenti rinvenuti nella residenza di John Elkann tra cui ''una lettera manoscritta di Margherita Agnelli datata 20/3/2003. Il manoscritto - si legge - verte su argomenti di interesse quali la successione nelle quote della Dicembre e in generale sulla spartizione del patrimonio del padre e appare, pertanto di interesse investigativo''. Per gli investigatori, dunque ''appare necessario sottoporre a sequestro a fini probatori la documentazione relativa alla società Dicembre (cassaforte della famiglia Agnelli, ndr)'', in quanto sarebbero emerse ''opacità'' da chiarire.

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Come riporta il Corriere della Sera, "nel decreto di sequestro si parla di «atti simulati» e di «opacità» e si richiama la necessità di acquisire cinque documenti che disegnano l’assetto della società semplice". E c'è il sospetto di firme apocrife. "Finché la signora X è viva il nostro obiettivo principale deve essere quello di mantenere e proteggere il suo permesso permanente di residenza in Svizzera (il cosiddetto permesso C)". E' il testo di un documento, recuperato durante la perquisizione dell'8 febbraio scorso nel corso delle indagini che ruotano intorno all'eredità di Gianni Agnelli, con cui la procura di Torino crede di poter dimostrare che la residenza in terra elvetica di Marella Caracciolo (vedova dell'Avvocato) era fittizia. Il testo (senza data e non firmato) è inserito nel decreto di rinnovo del sequestro notificato nei giorni scorsi ai fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, al commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Von Grueningen.

In merito alla cessione delle quote della Dicembre, i legali di John Elkann, Paolo Siniscalchi, Federico Cecconi e Carlo Re, avevano precisato che ''l'attuale assetto proprietario della società, che è stato definito oltre vent'anni fa e che riflette l'esatta volontà dell'Avvocato Agnelli nell'assicurare continuità alle attività della famiglia Agnelli, non può in alcun modo essere alterato ed è estraneo all'indagine in corso''. Più in generale, sul tema dell'eredità di Marella, i legali, osservando che ''c'è una mamma che perseguita, da più di vent'anni, in tutte le sedi giudiziarie, facendo anche ampia pubblicità sulla stampa, i suoi genitori e tre dei suoi figli, che non hanno altra responsabilità salvo quella di essere stati gli unici ad avere assicurato alla non cura, assistenza ed edizione fino all'ultimo giorno'' avevano rilevato che fino a questo momento tutte le iniziative di Margherita Agnelli non hanno avuto riconoscimento in alcuna sede giurisdizionale, sia essa penale o civile''.