Salone del Mobile, la presidente Porro ad Affari: "L'assenza dei russi peserà"
Al via il Salone del Mobile, l'intervista di affaritaliani.it alla presidente Maria Porro: "Diversificare i mercati di sbocco"
Salone del Mobile 2022, adesione in massa degli espositori: si torna in presenza
Dopo aver archiviato le edizioni ibride e quella settembrina del Supersalone 2021, torna finalmente in presenza il Salone del Mobile, di scena nei padiglioni di Rho Fiera - Milano dal 6 al 12 giugno. La data insolita, in quanto tradizionalmente collocata nel mese di aprile, ha permesso alle aziende di ovviare ai rallentamenti legati al problema degli approvvigionamenti di materie prime, provocati dalla guerra Russia-Ucraina. Un conflitto che condizionerà le presenze dei buyer, con l'assenza dei russi, che si aggiungono alle assenze dei cinesi.
"Camminando nei padiglioni in allestimento è immediatamente visibile lo sforzo progettuale e l'investimento delle aziende per esserci, ma mantenendo alti gli standard", esordisce così la presidente del Salone, Maria Porro, anticipando ad affaritaliani.it il tutto esaurito degli spazi fieristici, conferma della volontà degli imprenditori di tornare a incontrarsi in prima persona: 200mila metri quadrati di superficie netta espositiva e 2.083 espositori, di cui circa 600 designer del SaloneSatellite, con un 27% di brand esteri.
Salone del Mobile 2022, la Corea new entry tra gli espositori
Ci saranno 410 produttori stranieri e la presenza, per la prima volta, di espositori coreani. "La forte presenza straniera è un dato molto positivo per il Salone - commenta la Porro - che non riguarda però solo gli espositori: secondo i dati della biglietteria internazionale, relativi alla composizione del pubblico che acquista il ticket d'ingresso, oltre alla massiccia presenza europea, cresce l'interesse da parte di Stati Uniti, India e Corea. "I visitatori in arrivo da questi Paesi sono una grande soddisfazione per noi, considerando il difficile contesto geopolitico ed economico". Le stime, spiega la Porro, non sono di raggiungere i numeri "faraonici" del 2018 e 2019, ma di realizzare un Salone di alta qualità, sebbene di transizione per gli strascici dell'emergenza pandemica.
Salone del Mobile 2022, supportare le aziende italiane colpite indirettamente dalle sanzioni alla Russia
“L’organizzazione del Salone di Mosca è ferma da due anni a causa della pandemia - prosegue -. L'attualità ci ha portato a congelare l'attività in Russia per concentrarci su Milano”. Una decisione necessaria ma che implica un danno collaterale dato che l’export italiano dell’arredamento e dell'illuminazione in Russia vale 340 milioni e che nel 2019 il salone di Mosca si era chiuso con numeri in crescita richiamando con 200 espositori italiani 19mila operatori professionali e realizzando circa 7mila incontri d’affari fra buyer e aziende.
Peserà l’assenza dei russi, tra i principali acquirenti dei prodotti di genere classico ed extra lusso. "La percentuale che perderemo sarà di circa l’1,7% delle presenze. Grandi assenti, per altri motivi, anche i cinesi, il cui mercato è molto rilevante per l’arredo italiano: “Per reagire a questa situazione abbiamo puntato sul digitale che ci ha permesso di restare in contatto con il pubblico cinese. Per questa edizione, abbiamo attivato un programma di eventi in cinese anche sulle piattaforme cinesi WeChat e Weibo".
Salone del Mobile 2022, con Ministero degli Esteri e Ice per diversificare i mercati di sbocco
Con il Ministero degli Esteri e l'Ice, il Salone sta lavorando per attrarre buyer da mercati che possono riassorbire la mancanza di quello russo, come Corea, Giappone, Sudafrica, America, Canada, Emirati Arabi, Arabia Saudita e India. "Questo permetterà alle aziende di diversificare i mercati di sbocco" perché nel panorama italiano "ci sono aziende quasi mono-mercato soprattutto nel classico e nell'extra lusso che sono ovviamente in difficoltà".
Salone del Mobile, appena si potrà tornerà ad aprile
Infine, una promessa: il Salone del Mobile tornerà il prima possibile alla sua collocazione originaria nel mese di aprile. "Il timing migliore dal punto di vista della presentazione delle novità di prodotto è aprile, anche rispetto al calendario fieristico internazionale - conclude la Porro -. Il Covid ha ribaltato il calendario ma mi auguro che si torni presto ad aprile, non solo per il Salone ma per tutta l'umanità, perché significherà che finalmente siamo usciti dalla pandemia".