Aziende italiane in crisi, pesa il caro-bollette. Un salasso, si paga il 50% in più della media Ue

A luglio, scatto del 6,7% per il caldo e il rincaro del metano dovuto alla guerra russo-ucraina

di Redazione Economia
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Bollette luce-gas, aziende italiane costrette a pagare il 50% in più della media Ue. I dati

Arrivano brutte notizie per le aziende italiane dall'Istat, si registra un caro-bollette di luce e gas pari al 6,7% relativo al periodo giugno-luglio. A pesare sono il caldo e il rincaro del metano dovuto alla guerra russo-ucraina. Ma la questione - stando a quanto riporta La Stampa - non riguarderebbe l'intera Unione europea, ma appunto solo l'Italia: le nostre imprese infatti pagano il 50% in più rispetto alla media Ue. Il contraccolpo sulle imprese è stato un aumento dell'1,3% dei costi di produzione su base mensile. Confindustria calcola fra il 40% e il 50% la spesa media extra delle aziende italiane per l’energia rispetto alle concorrenti europee. La segretaria del Pd, Elly Schlein, attacca: "In Italia abbiamo il prezzo dell’energia più alto d’Europa. In Germania si pagano 82 euro per megaWatt/ora, in Spagna 91, in Francia 54, nei Paesi scandinavi 15, in Italia 128".

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"Davanti a tutto questo - prosegue Schlein - il governo non fa nulla, anzi ha cancellato il regime di mercato tutelato e a rimetterci sono i cittadini". Per quanto riguarda invece la richiesta al governo, avanzata da più parti, di ripristinare i vari bonus energia, Andrea Giuricin, economista dell’Istituto Bruno Leoni, dice che "avevano senso al culmine della crisi energetica, ma oggi non più". Alessandro Fontana, direttore del Centro studi Confindustria, dice a La Stampa che "la tendenza al rincaro del gas, che poi si è riflessa sull’energia elettrica, ha cominciato a manifestarsi da febbraio, con la ripresa dei consumi di metano, e in agosto si è accentuata con l’incursione ucraina in Russia". Anche Alberto Clò, economista e direttore della Rivista Energia, sottolinea i fattori geopolitici: "L’attacco a Kursk ha colpito infrastrutture energetiche strategiche", e Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, aggiunge: "A far salire i prezzi del gas è anche la fine, attesa per dicembre, delle esportazioni di metano dalla Russia all’Europa, per la scadenza dei contratti".