Badrutt’s Palace, un flop l'investimento a St. Moritz del finanziere Mincione

Il bilancio 2022 della St. Moritz Estates s’è chiuso con una perdita di oltre 5,2 milioni di euro, peggiore di quella di 3,7 milioni del precedente esercizio

di Andrea Giacobino
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Raffaele Mincione
Economia

Il bilancio 2022 di St. Moritz Estates s’è chiuso con una perdita di oltre 5,2 milioni di euro

È appena iniziata la grande stagione invernale di Sankt Moritz, una delle località montane più esclusive e note al mondo, situata in Engadina, nel cantone svizzero dei grigioni. L’albergo più famoso di St. Moritz è il Badrutt’s Palace costruito nel 1896 da Casper Badrutt, ideatore del turismo invernale nella località montana, che si è tramandato per 5 generazioni ed è tuttora controllato dalla famiglia Badrutt. E proprio poche settimane fa un finanziere italiano importante ha tirato la riga sul suo quarto anno di rilevante investimento di minoranza nello storico hotel a fianco della famiglia fondatrice, un investimento che si sta però rivelando fonte costante di perdite.

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Stiamo parlando di Raffaele Mincione, nato a Pomezia nel 1965 (e condannato pochi giorni fa per peculato dal tribunale del Vaticano nel processo al cardinale Angelo Becchi) a capo di Wrm Group, che nell’estate del 2019 tramite la sua società lussemburghese St. Moritz Estates (controllata dalla Time and Life anch’essa basata nel Granducato) rilevò il 33,175% di Badrutt’s Palace Hotel A.G., società svizzera proprietaria dell’hotel e anche dei negozi adiacenti l’albergo nell’esclusiva via Serlas, dello storico ristorante Chesa Veglia (datato 1658), di un complesso residenziale di fronte la struttura e di altri pregiati immobili nella località montana.

Il bilancio 2022 di St. Moritz Estates s’è chiuso con una perdita di oltre 5,2 milioni di euro, peggiore di quella di 3,7 milioni del precedente esercizio che s’è aggiunta agli 8,6 milioni di disavanzo accumulato negli anni scorsi e non ripianato portando così il patrimonio netto in negativo per quasi 14 milioni. La quota nella società svizzera dei Badrutt è rimasta però invariata come valore di carico a 21,5 milioni.

Nato sotto il segno della Belle Époque, con i suoi oltre 120 anni di storia, il Badrutt’s Palace ha ospitato personalità del cinema e dello spettacolo tra le più famose del mondo, accanto a banchieri e industriali. Mincione, che oggi risulta residente a Silvaplana, a due passi da St. Moritz, è fra l'altro socio di Conad al 49%.