Banche italiane: 6mld di utili in 3 mesi. Meloni valuta tassa su extraprofitti

Impressionanti i dati sui primi 15 istituti di credito. Volano Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mps. Hanno aumentato i mutui senza rialzare rendimenti sui depositi

di Redazione Economia
Carlo Messina
Economia

Banche italiane, il boom grazie alla spinta di Lagarde. I numeri

Le decisioni prese dalla Bce stanno avendo delle conseguenze: a guadagnarci sono le banche. La scelta di Lagarde di rialzare continuamente i tassi ha fatto registrare degli utili da record per le prime quindici banche italiane. Si tratta di circa 6 mld di utili netti in appena tre mesi, il dato è relativo al solo periodo gennaio-marzo 2023, quasi triplicando i 2,2 miliardi di utili ottenuti nel primo trimestre del 2022. Un risultato record - riporta Open - in gran parte dovuto alla loro capacità di cavalcare subito con mutui e prestiti il continuo aumento dei tassi deciso dalla presidentessa della Bce, Christine Lagarde. Secondo il governo italiano però quegli utili nascerebbero da una manovra a senso unico, perché non c’è stato un parallelo rialzo dei rendimenti su depositi e conti correnti della clientela.

È proprio questa divaricazione tutta a favore delle banche che ha fatto accendere al governo di Giorgia Meloni un faro sul sistema, rendendo sempre più probabile l’estensione al sistema del credito di quella tassazione sugli extraprofitti che era stata applicata alle aziende che vendevano elettricità, gas e petrolio. Un'ipotesi sempre più realistica (secondo le prime bozze verrebbero tassati le banche sui conti con rendimenti ancora troppo vicini allo zero) che però divide in questo momento i banchieri. I numeri del primo trimestre: Intesa Sanpaolo ha chiuso i conti del primo trimestre 2023 con un utile di 1,956 miliardi di euro, Unicredit a 2,1 mld e Mps a 235 mln.

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