Benetton, ora Sforza deve far quadrare i conti o dovranno vendere
Il nuovo ad del gruppo dovrà risanare i conti agendo da "commissario straordinario". Nel frattempo Massimo Renon non accenna a lasciare la poltrona
Benetton Group, il futuro nelle mani di Claudio Sforza
Edizione, azionista di riferimento, sosterrà il piano di riorganizzazione e rilancio del gruppo Benetton con un finanziamento di 260 milioni di euro nei prossimi anni, portando il totale degli investimenti degli ultimi tre anni a 350 milioni di euro.
Ma ora la cassaforte Edizione punta molto sul nuovo arrivato in casa Benetton, Claudio Sforza, nuovo amministratore delegato. Secondo il Corriere della Sera, il suo compito sarà ristrutturare l'azienda e superare la situazione di crisi, agendo come "commissario straordinario" e focalizzandosi sul risanamento finanziario. Sforza prende il posto di Massimo Renon, che nonostante l'indiretta calunnia mediatica di Luciano Benetton nell'intervista al Corriere e il mancato raggiungimento degli obiettivi del piano industriale, non accenna a presentare le proprie dimissioni.
LEGGI ANCHE: Dai maglioni colorati alle Autostrade: ecco il patrimonio di Luciano Benetton
Resta quindi da vedere se ci sarà una transizione ordinata tra Renon e Sforza nelle prossime settimane, come auspicato da alcuni ambienti vicini a Edizione, o se la decisione sarà presa formalmente durante l'assemblea dei soci. Edizione mette tutto nelle mani di Claudio Sforza, che vanta una lunga esperienza in ruoli di alto profilo in diverse aziende, principalmente nei settori delle telecomunicazioni e delle finanze, come Astaldi a Poste, passando per Ilva, Telecom e Wind, ed è stato anche Ceo di Gamenet.
Quale sarà quindi la prossima mossa dei Benetton sotto l'asse Sforza-Leghi? Sicuramente questa volta la famiglia dovrà sorvegliare bene i suoi manager e far quadrare i conti, per non cadere nello stesso errore di Luciano, o peggio, dover vendere. Tuttavia secondo Repubblica, l'era successiva per Benetton potrebbe essere caratterizzata da investimenti e tagli, con una strategia volta al risanamento dei conti, anche in vista di un possibile inserimento del marchio in un gruppo più ampio, analogamente a quanto avvenuto con Autogrill, dopo la fusione con Dufry (ora Avolta). Il Corriere della Sera suggerisce un'altra direzione, quella in cui Benetton sarà completamente integrata nel sistema legato a Edizione, così da rilanciare l'attività.