Bollette, addio alla tutela e costi alle stelle. Una giungla con 700 operatori

I clienti verranno divisi in quattro categorie e i prezzi saliranno. Le nuove regole svelano la fregatura della riforma, i vulnerabili i più penalizzati

di Redazione Economia
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Bollette, le aste tra operatori per accaparrarsi i clienti. Tre anni di incertezze e aumento dei prezzi

Ormai è ufficiale l'addio al "mercato tutelato" per le bollette dell'energia, una decisione presa nel 2017 e poi continuamente rimandata fino ad ora, quando il ministro Fitto ha deciso di blindarla, inserendola come "riforma abilitante del Pnrr". La decisione - riporta Il Fatto Quotidiano - comporterà la deportazione forzata di 5 milioni di clienti dal cosiddetto "servizio a maggior tutela" verso il libero mercato, cioè in una giungla dove 700 e rotti operatori si contendono i clienti a suon di chiamate moleste e offerte incomprensibili. Il passaggio però non avverrà subito: i clienti finiranno prima, da luglio, nelle "tutele graduali", cioè saranno serviti per tre anni da operatori che se li sono accaparrati con delle aste.

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Ora che il disastro è compiuto, - prosegue Il Fatto - i giornali parlano di "beffa bollette", le associazioni dei consumatori s’infuriano e l’Autorità per l’energia (Arera) richiama gli operatori. In realtà era tutto già scritto. Forse solo gli storici potranno raccontare quale follia collettiva sia stata la fine del cosiddetto "mercato tutelato dell'energia" attuata dal governo Meloni e che oggi ha segmentato la clientela domestica in quattro categorie, consegnandoci un meccanismo che di mercato non ha nulla se non la certezza che milioni di clienti vedranno in futuro salire i costi in bolletta, anche chi era già penalizzato, ancora più incertezza per i "vulnerabili".

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